Pericolosa statistica

Automobilisti distratti: il 75% degli italiani usa il cellulare quando guida

Tra le principali distrazioni al voltante ci sono anche stanchezza, sonnolenza e il "mind-wandering" ossia il vagare altrove con la mente.

Automobilisti distratti: il 75% degli italiani usa il cellulare quando guida
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Il Codice della Strada, sull'argomento, è diventato intransigente: chiunque dovesse essere beccato a guidare mentre sta utilizzando il cellulare, come recita l'articolo 173, rischierebbe una sanzione che va da un minimo di 165 euro ad un massimo di 661 euro con, in caso di nuova violazione entro due anni dalla prima, di sospensione della patente di guida da uno a tre mesi. Nonostante la forte rigidità del regolamento della strada, tuttavia, la pratica di fare uso dello smartphone mentre si è al volante rappresenta una pericolosa consuetudine soprattutto nella nostra Penisola che potrebbe generare incidenti stradali anche di grave portata.

Questo tipo di consapevolezza, tuttavia, non sembrerebbe fermare gli italiani dall'utilizzare il cellulare in auto: il 12° "Barometro della guida responsabile", indagine pubblicata dalla Fondazione Vinci Autoroutes, ha infatti fatto sapere che in Italia, per il 75% degli automobilisti intervistati, la principale distrazione alla guida è rappresentata proprio dall'uso dello smartphone.

Automobilisti distratti: quali sono le cause principali?

Quando ci si mette al volante, oltre a verificare che tutte le componenti dell'autovettura siano a norma, la prima regola fondamentale da seguire rappresenta quella di evitare qualsiasi tipo di distrazione poiché anche un minimo momento di deconcentrazione potrebbe causare gravi danni sia per la propria incolumità, ma anche per quella degli altri automobilisti. Per nostra sfortuna, purtroppo, perdere l'attenzione alla guida è qualcosa che potrebbe accadere anche in modo inconsapevole. Ma quali sono, in questo senso, le principali cause di distrazione?

La Fondazione Vinci Autoroutes ha pubblicato i risultati di un'indagine condotta da Ipsos, dal titolo il "12° Barometro della guida responsabile", su un campione di 12.400 automobilisti in 11 Stati d'Europa, definendo così una panoramica dei comportamenti a rischio degli automobilisti al volante. Ecco che cosa è stato trovato.

Il 75% degli italiani si distrae alla guida perché usa il cellulare

Innanzitutto, dai sondaggi, è emerso che circa l’82% degli automobilisti ha ammesso di distrarsi mentre guida, distogliendo gli occhi dalla strada per più di 2 secondi, cioè l'equivalente, a 130 km/h, di almeno 72 metri percorsi "alla cieca". Nella maggioranza dei casi la disattenzione è tuttavia da attribuire all’uso del cellulare (circa il 75%), ma si aggiungono anche stanchezza, sonnolenza, e il cosiddetto "mind-wandering" (il 53%), ossia il vagare con la mente altrove, distaccandosi dalla realtà.

Al primo posto nelle distrazioni al volante, quindi, c'è l'uso dello smartphone nei modi più disparati: per telefonare (il 66%) con auricolari o cuffie, con sistema bluetooth, oppure tenendolo in mano, per inviare o leggere messaggi (il 25%), per partecipare a video conferenze, riunioni di lavoro a distanza (il 15%) o addirittura per guardare un video o un film (il 9%). Una parte di soggetti indagati (il 12%) ha ammesso di aver già avuto un incidente o rischiato di averlo proprio a causa dell’utilizzo del telefonino.

I dati di stanchezza e sonno

Molti degli automobilisti intervistati (circa il 42%), tuttavia, afferma di continuare a guidare anche se si sente stanco o assonnato, senza fermarsi per riposare neppure durante viaggi a lunga percorrenza. Tra questi un 39% ha dichiarato di guidare altrettanto bene quando è stanco, e il 45% di guidare anche meglio, mentre il 14% ha rischiato di avere, o ha già avuto, incidenti proprio a causa della sonnolenza.

Il sonno è un’altra causa comune di incidenti stradali ed infatti il 15% è la percentuale che rappresenta chi ha già avuto, o rischiato di avere, un incidente dovuto alla sonnolenza. Secondo la statistica, il problema deriva dal fatto che circa il 78% degli italiani (e l’81% degli europei) va a dormire più tardi o si alza più presto del solito prima di un lungo viaggio, mentre il 66% non segue la raccomandazione di una pausa dopo 2 ore di guida (63% europei) e il 20% non rimanda mai il momento della partenza quando si sente stanco (24% europei).

Il fattore inciviltà

Un altro aspetto considerato dal "12° Barometro della guida responsabile" riguarda il fattore inciviltà: il 95% dei conducenti italiani valuta positivamente la propria guida, il 58% riconosce che gli capita di insultare gli altri conducenti (52%) e il 31% ammette di scendere dal proprio veicolo per discutere con un conducente, una cifra sempre in crescita (22%).

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Buone abitudini alla guida

Al fine di eliminare o diminuire gli elementi di distrazione mentre si è alla guida, quindi, occorre seguire delle buone abitudini per garantire la sicurezza in strada per tutti. Anzitutto è bene fare una notte completa di sonno il giorno precedente la partenza, evitando di partire di notte negli orari compresi fra le 22 e le 6. È bene anche fare delle pause regolari nel corso del viaggio, minimo di un paio d’ore e, soprattutto, fermarsi in un’area di sosta appena ci si sente stanchi, prediligendo quindi un breve riposo.

Fondamentale è evitare di utilizzare qualsiasi elemento di distrazione come, per esempio, conversazioni al telefono, messaggi, video, applicazioni mobili. Buona regola è anche quella di rispettare le distanze di sicurezza, rallentare quando ci si avvicina a una zona di lavori o a un incidente e segnalare prima i sorpassi, sempre rispettando il corridoio di sicurezza.

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