Auto con il cane al guinzaglio sul cavalcavia dell'autostrada a 40 Km/h. Il video che fa indignare
E' successo domenica 12 gennaio 2025 sulla A22. Un ragazzo ha filmato tutto e denunciato il responsabile
Un'auto che percorre il cavalcavia dell'Autostrada A22 con un cane, un lupo cecoslovacco, trascinato al guinzaglio. Non serve essere amanti degli animali per inorridire di fronte alla scena che due ragazzi di Carpi hanno immortalato domenica 12 gennaio 2025, denunciando l'accaduto alla Polizia. E il video, pubblicato anche sui social, è diventato virale, scatenando indignazione unanime.
Auto con il cane al guinzaglio sul cavalcavia dell'autostrada
Il filmato è ripreso dall'auto dei due giovani, che attorno alle 16.40 stavano percorrendo il cavalcavia dell'A22 nel tratto tra Santa Croce e Cantone di Gargallo.
Guarda il video:
A un certo punto si sono trovati davanti una vettura, con accanto un cane che correva. La velocità in quel tratto era più o meno di 40 Km/h. Dal finestrino spuntava il guinzaglio che lo teneva legato al collo.
Una scena terribile
Dall'audio si sente il giovane alla guida che chiede alla ragazza di cercare il numero della Polizia Locale. Poi, secondo quanto ha raccontato lo stesso protagonista, è riuscito finalmente ad accostarsi all'auto, dicendo al padrone del cane di caricarlo.
Per tutta risposta si sarebbe sentito dire che l'animale era scappato e che l'unico modo per riportarlo a casa era trascinarlo per strada. A quel punto il ragazzo ha allertato le Forze dell'ordine, che ora sono alla ricerca del padrone del cane.
Maltrattamento di animali, cosa dice la legge
Per il padrone del cane potrebbe configurarsi il reato di maltrattamento di animali, punito dall'articolo 544 ter del Codice Penale (recentemente modificato a seguito dell'approvazione del nuovo Codice della Strada).
"Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro".
"La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi".
"La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell'animale".