- Registrazione tribunale Iscrizione nr. 1/2022 del 17/01/2022 presso il Tribunale di Lecco
- ROC 15381
- Direttore responsabile Daniele Pirola
- Gestione editoriale Media(iN) Srl
Contatti
- Email redazione@newsprima.it
Pubblicità
-
Concessionaria
Publi(iN) Srl
- Email publiin@netweek.it
- Telefono 03999891
Info e note legali
© Copyright 2025 Media(iN) Srl
Tutti i diritti riservati.
Servizi informatici provveduti da Dmedia Group SpA Soc. Unipersonale Via Campi, 29/L 23807 Merate (LC) C.F. e P.IVA 13428550159 Società del Gruppo Netweek S.p.A. C.F. 12925460151
Penso che... Vi racconto cosa è successo a mia figlia a luglio 2023 che su indicazione del medico di base, viene da me accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale Valduce di Como. Sono le 9,30 circa del 21 luglio, mia figlia, praticante legale in uno studio in Svizzera, lamenta da giorni mal di testa ingravescente, durante la notte tra il 20 ed il 21 la situazione peggiora, la febbre sale e compare vomito e fotofobia, chiamiamo quindi il medico di base, la quale dopo un'accurata visita mi dice che è meglio recarci in pronto soccorso poiché di sintomi sospetta una meningite, stila quindi una richiesta per visita neurologica urgente. Ci rechiamo al PS dell'ospedale Valduce, mia figlia viene presa in carico al triage e da quel momento io resto in sala d'attesa... il tardo pomeriggio dopo aver più volte chiesto notizie relative alla condizione di mia figlia, vista l'ipotesi per la quale ci siamo ivi recati, mi viene comunicato, credo da un'infermier professionale che lui stesso aveva appena rivalutato i parametri che la situazione era sotto controllo che non si trattava di meningite, viene quindi eseguita una TAC... a scarico e dimessa. TAC a scarico, testuali parole. Esame cmq non dirimente in caso di meningite. Ovviamente le vengono somministrati antidolorifici ed antiemetici, terapia da continuare a casa. Passano il sabato 22 e la domenica 23. Il lunedì 24, la mattina presto, chiamo di nuova la nostra dottoressa di famiglia, per farmi prescrivere quanto somministrato in ps, la dottoressa mi dice che forse quei farmici stavano sopprimendo i sintomi della diagnosi iniziale e che forse sarebbe stato meglio sospenderli e vedere l'evolversi della situazione. Mia figlia il pomeriggio del 24 ricomincia a vomitare, il dolore si intensifica e ritorniamo al ps, dove nell'apprendere che il farmaco prescritto era stato sospeso si sente dire che... i medici di base non capiscono un c@@o e che pure si premettono di sospendere le terapie prescritte... le viene quindi infusa una flebo di antidolorifico e viene lasciata l'intera notte su una lettiga in pronto soccorso, aiutata nei frequenti episodi di vomito da un altro paziente , un extracomunitario gentile che si prestava a sorreggerle in capo. Solo verso le 11,30/12 del 25 luglio viene chiamato un neurologo che decide di sottoporla al prelievo del midollo che darà come esito MENINGITE VIRALE...fosse stata batterica? Intanto non avrei più mia figlia, ma si sarebbe dovuta fare la profilassi a mezza Como stante l'andirivieni di persone incontrate in ospedale per ben 5 giorni dalla diagnosi iniziale di un medico in grado ancora di visitare e diagnosticare correttamente in base ai sintomi, senza protocolli fuorvianti, esami inutili visti i continui tamponi somministrati i per escludere Covid e tutti i tipi di influenza A b c ecc, forse aggiungo presa da sconforto, anche l' utilizzo di google o AI, perché a me personalmente fu testualmente riferito, nel corso dei pochi contatti che riuscii ad avere con chi pensavo si stesse occupando di mia figlia, che il leggero nistagmo che aveva non era nulla di grave ed al mio stupore a cui reagivo chiedendo se stesse scherzando visto che il nistagmo è un sintomo neurologico importante, veniva detto che a lui non risultava... Lascio a voi i commenti. Io ho riportato a casa mia figlia dopo quasi un mese di degenza. Abbiamo scritto alla Direzione Sanitaria per esporre quanto successo, non hanno ritenuto nemmeno di porgere delle scuse formali.