Studios, futuro nero

Anche gli Oscar lo confermano: il futuro del cinema sarà dominato dallo streaming. Addio sale?

E' stata tutta colpa del Covid o la pandemia ha soltanto velocizzato un processo già in atto?

Anche gli Oscar lo confermano: il futuro del cinema sarà dominato dallo streaming. Addio sale?
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Un tempo erano le major a fare il bello e il brutto tempo nel cinema. E' seguito un periodo di affiancamento con le piattaforme streaming (a dire il vero nemmeno così lungo) e ormai il sorprasso è pressoché avvenuto. La conferma del fenomeno, che vede incanalarsi i mitici studios sul viale del tramonto, sono stati i premiati agli Oscar 2022. A far incetta Netflix, Disney+ e soprattutto Apple che si aggiudica tre Oscar con Coda, fra cui il premio più ambito di miglior film. "La Mela" ha posto il suo marchio nella storia del cinema, diventando la prima piattaforma di streaming produttrice di film a portare un suo lungometraggio a conquistare il riconoscimento più prestigioso.

Largo alle piattaforme streaming

"Coda" è il film migliore dell'anno secondo l'Academy e ha vinto altri due premi. Il tutto avendo alle spalle poco più un anno di lavoro, visto che Apple TV+ ha esordito sul mercato il 1 novembre del 2019. Anche Netflix ha vinto un Oscar rilevante - ovvero miglior regia - con "Il potere del cane", mentre Disney ha portato a casa alcune statuette con "Encanto" e "Crudelia". A ogni modo, a parte Amazon che è rimasta a bocca asciutta, il peso del digitale si è fatto sentire eccome sulla distribuzione dei riconoscimenti.

L'Oscar a Apple TV+ non fa che certificare un dato di fatto: i nuovi produttori digitali come Apple, Netflix, Amazon, Disney+ stanno cambiando gli assetti del mondo cinematografico.

Da una parte abbiamo le piattaforme (che hanno anche giovato della pandemia) che sostengono che il cinema vive al di fuori delle sale, e il pubblico pare confermare questo trend. Dall'altro lato le major continuano a difendere la sacralità del grande schermo.

E cambiano anche le regole

Che il vento stia cambiando, ormai, se ne sono accorti tutti: a partire dall'Academy che ha ammesso alla partecipazione anche i film che non sono usciti in sala ma sono andati solo sulle piattaforme. Senza parlare della strage cha ha investito molte aziende cinematografiche, complice anche la pandemia.

Contemporaneamente il pubblico delle piattaforme è lievitato a 1,3 miliardi di persone, mentre due anni fa erano 864 milioni. Il mercato dello streaming, peraltro, è in costante movimento con un parterre di offerte ricchissimo. Non va dimenticata la grandissima offerta dei colossi generalisti, completamente gratuita anche in Italia, Rai  e Mediaset  che mettono insieme programmazione televisiva e tantissima produzione cinematografica, italiana e internazionale.

Ma è stata tutta colpa della pandemia oppure il Covid ha solamente velocizzato un processo che sarebbe stato inevitabile? Al termine del dilagare del virus si può ipotizzare una convivenza alla pari fra i due medium? Forse la risposta ce l'abbiamo già, ma dire addio definitivamente al fascino della sala fa ancora vibrare qualche nota nostalgica.

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