Anche a Viareggio protesta contro il Jova Beach Party: "No al concerto in spiaggia"
Anche il geologo Mario Tozzi scrive a Lorenzo Cherubini: "Concerti con 50mila persone su una spiaggia non sono per nulla sostenibili".
Una protesta che aveva tenuto banco per diverso tempo, soprattutto nei giorni prima del grande evento, ma che poi è svanita in una nulla di fatto poiché il Jova Beach Party di Fermo ha avuto luogo proprio sulla spiaggia di Casabianca, la cui vegetazione in tre anni ha visto prima lo spianamento totale, poi il restauro ed infine, nel 2022, ancora l'abbattimento.
La vicenda comunque aveva ottenuto una certa risonanza mediatica, scatenando, in ambito ambientalista, un'ondata di indignazione. Se il geologo Mario Tozzi aveva scritto a Jovanotti che i concerti da 50mila persone non fossero per nulla sostenibili, a Viareggio, i Giovani Europeisti Verdi della Toscana, per salvaguardare l'ecosistema dunale delle spiagge, chiedono a viva voce uno spostamento del Jova Beach Party dalla spiaggia del Muraglione.
Viareggio contro il Jova Beach: "No concerto in spiaggia"
Sul portale Change.org è comparsa in questi ultimi giorni una petizione online, a cui si può sottoscrivere, per spostare il Jova Beach Party di Viareggio dalla spiaggia del Muraglione in piazza Mazzini. L'obiettivo è semplice: salvaguardare il lido da grandi eventi che potrebbero compromettere l'ecosistema ambientale, evitando così il putiferio che è accaduto qualche giorno fa a Fermo, nelle Marche. A firmare la lettera aperta a Jovanotti ci hanno pensato i Giovani Europeisti Verdi della Toscana, coadiuvati da Luca Fidia Pardini:
"Caro Lorenzo Jovanotti, come Giovani Europeisti Verdi della Toscana, ci associamo a chi già ti ha chiesto di trovare una soluzione alternativa per i tuoi concerti sulla spiaggia. Ci riferiamo in modo particolare al concerto in programma sulla spiaggia del Muraglione, a Viareggio. Su quella spiaggia, durante il lockdown, sono tornate a insediarsi alcune piante pioniere, che se lasciate prosperare daranno origine ad un nuovo ecosistema dunale, quello che sulla costa versiliese abbiamo distrutto quasi nella sua interezza, a parte nella riserva naturale della Lecciona. Qualcuno lo definirebbe 'miracolo della natura', ma non ci piace questa definizione. E’ semplicemente la natura che, se lasciata indisturbata, si riprende i suoi spazi.
L’ecosistema dunale è un ecosistema incredibilmente complesso e fondamentale anche contro il fenomeno terribile dell’erosione costiera, ed è l’habitat di molte specie vegetali ed animali come il fratino. Recentemente, la complessità e il valore di questo ecosistema è stato riconosciuto proprio nella vicina riserva naturale della Lecciona, nella quale importanti pareri a livello regionale, nazionale ed europeo hanno vivamente sconsigliato di costruire la sciagurata variante della Ciclovia Tirrenica. Inoltre la nostra costa è stata sede di ben tre nidificazioni di tartarughe marine, nella vicina Marina di Massa: una dinamica nuova per queste zone di cui però dobbiamo tenere conto, a causa anche del riscaldamento delle acque che spinge le tartarughe a nidificare sempre più a nord.
Inutile dire che tutto questo ecosistema e queste dinamiche sarebbero messe a repentaglio dal tuo concerto sulla spiaggia. Non solo la spiaggia del Muraglione che si sta rinaturalizzando, ma anche la vicina Lecciona, a causa dell’enorme movimentazione di persone e mezzi motorizzati e del rumore che il concerto provocherà. Le soluzioni alternative esistono. Per quanto riguarda Viareggio ci permettiamo di suggerirti la suggestiva cornice di Piazza Mazzini, che pure è aperta su un tratto di spiaggia libera. Pensa a quanto ne guadagnerebbe la tua immagine da un punto di vista ecologista. Sarebbe un precedente sensazionale: un artista importante e quotato che riconosce il valore degli habitat naturali e si adopera in modo serio per la loro conservazione, spostando un concerto già programmato da un ecosistema così delicato come le dune nascenti del Muraglione. Crediamo davvero che sarebbe un primo passo verso un tuo vero riconoscimento come testimonial ecologista. Se davvero tu avessi intenzione di cambiare idea noi saremmo a tua completa disposizione per rilanciare questo messaggio di considerazione e cura per la natura. Che, ne siamo convinti, può essere compatibile con l’adrenalina e le emozioni di un grande concerto".
Il geologo Mario Tozzi: "Concerto con 50mila persone non sostenibile"
Tra le fila dei detrattori del Jova Beach Party, in questi ultimi giorni, ha fatto sentire la sua voce il geologo Mario Tozzi, soprattutto a seguito delle recenti dichiarazioni di Jovanotti che ha definito "eco-nazisti" i movimenti ambientalisti che da mesi protestano contro il tour per via del suo impatto ambientale negativo.
In una lettera aperta al cantante, pubblicata su La Stampa, il divulgatore scientifico di "Sapiens" ha cercato di intavolare un dialogo costruttivo su una questione molto delicata, adottando toni pacati. Secondo Mario Tozzi, il problema del Jova Beach Party non è tanto nell'evento in sé, ma nelle sue proporzioni:
"Gli effetti sono dirompenti, semplicemente per il numero di individui che vi partecipano: un conto sono cento persone, un altro cinquantamila".
Poi la citazione di uno studio del CNR:
"Il CNR ha stimato che, dalle spiagge del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, ogni bagnante che passa una giornata al mare porta via con sé, volente o nolente, dai 50 a 100 grammi di sabbia. Lo studio è stato elaborato per la famosa spiaggia di Budelli che veniva sistematicamente depredata delle sue sabbie rosa e che è stata chiusa all’accesso proprio perché, comunque, dieci bagnanti trasportavano inconsapevoli altrove almeno un chilo di sabbia al giorno. Moltiplica questa cifra per le tue diecimila o cinquantamila persone e vedi a che montagna di sabbia si arriva, senza contare che si balla e ci si agita, aggiungendo erosione a erosione".
Altra problematica riguarda i luoghi preposti ai concerti, ossia coste e spiagge:
"Le linee di costa sono quanto di più delicato esista sul pianeta e sono compromesse soprattutto in Italia. Oggi le nostre coste sabbiose sono spesso in via d’erosione, mentre quelle alte, di falesia, finiscono per subire i colpi delle maree, sempre più disastrosi anche a causa delle frequenti tempeste. In Italia circa il 40 per cento delle spiagge è sottoposto a un’erosione costante e l’esito di questo processo è che rischiano di andare perdute, se non si interviene incisivamente".
Infine una riflessione di natura prettamente culturale:
"Non bisogna fare l’errore di ritenere che gli esseri umani possano disporre a proprio piacimento degli ambienti naturali, dato che trasformandoli in luoghi per eventi di massa si potrebbe dare l’idea che la natura e il paesaggio siano, in fondo, modificabili costantemente dai sapiens anche per esigenze che non sono di immediata sopravvivenza, pur riconoscendo il valore assoluto della musica. Ma ci sono luoghi deputati per quelle manifestazioni, anche giganteschi: stadi, palazzetti, piazze municipali e quant’altro".
Gianni Morandi fa le veci di Jovanotti e risponde agli haters
Sul Web, la questione ambientale del Jova Beach Party, oltre alle polemiche, sta generando una serie di meme, video e immagini ironiche che stanno riscontrando una certa viralità. Un esempio è il post pubblicato da Gian Marco Saolini, uno degli inventori di bufale più divertenti sui social.
Nel frattempo c'è un personaggio pubblico che sta prendendo le veci di Jovanotti nelle risposte agli haters: stiamo parlando di Gianni Morandi, ospite fisso del Jova Beach Party dopo il fortunato tandem sanremese. Nei commenti sotto i sui post di Facebook, il cantante bolognese ha replicato per le rime a chi gli scrive del "disastro ambientale" di Fermo. Ecco alcuni esempi:
Daisy D. Isley: "È proprio vero che la fama e i soldi mettono tutti allo stesso livello. Vi potete fare passare per persone buone di cuore e attente quanto volete, ma non farete mai davvero nulla di buono nel momento del bisogno se c'è da scegliere tra il giusto e i soldi. Grazie per aver contribuito a distruggere un'ecosistema. Mi fate venire da vomitare".
Gianni Morandi: "Ma sei riuscita a vedere il prima e il dopo? Non credo che sia peggiorata la situazione, anzi… Un abbraccio".
Haidy Rocchi: "Peccato Gianni, anche tu a calpestare così quella nostra speciale zona protetta di litorale...".
Gianni Morandi: "Sei andata a controllare i danni? Non mi sembra che ci sia stata una devastazione. Un abbraccio".
Stefano Ferrari: "Perché i concerti non li fate in aree preposte? Perché vi spacciate da ecologisti quando invece fate strage di habitat naturali? Io avevo stima di Voi come artisti e anche come persone....ora resta solo come artisti (poco poco).....e di sicuro non verrò mai a un Vs concerto".
Gianni Morandi: "Ci dispiace molto se non verrai più ad ascoltarci. Però parlare di strage mi sembra troppo… Un abbraccio".
Alessandro Balconi