Allerta Seu: richiamato dai supermercati Carrefour un altro formaggio. Il prodotto e i lotti a rischio
Un nuovo richiamo dopo i recenti casi in Francia

Una nuova allerta alimentare riguardante un formaggio per rischio Seu. I supermercati Carrefour hanno segnalato il richiamo preventivo da parte del produttore di alcuni lotti di formaggi per raclette a marchio Jean Perrin. (immagine copertina repertorio)
Formaggio per raclette ritirato dai supermercati: prodotto e lotti
Si tratta dell'ennesimo richiamo a seguito di un’indagine su casi di sindrome emolitico uremica (Seu) in Francia, allargatasi anche nel nostro Paese. Il prodotto in questione è venduto in vassoi da 540 grammi, con i seguenti numeri di lotto
- 007,
- 350,
- 351,
- 338,
- 341,
- 331.

I formaggi richiamati sono stati prodotti dalla formaggeria SA Perrin-Vermot a Cléron, in Francia (marchio di identificazione FR 25 155 001 CE).
Clicca qui per il richiamo integrale.
L'allerta Seu in Francia
L'allerta Seu si è diffusa a partire dalla Francia, dove sono stati identificati 11 casi di sindrome emolitico-uremica dalle autorità sanitarie locali in pazienti adulti.
Le indagini epidemiologiche hanno collegato i casi al consumo di formaggi Morbier a latte crudo sospettati di essere contaminati da Escherichia coli produttore di tossina Shiga (STEC). Le analisi microbiologiche sui prodotti sono ancora in corso, ma nel frattempo alcune aziende hanno provveduto a richiamare e ritirare precauzionalmente numerosi lotti di formaggio.
Etichette sui formaggi a latte crudo per tutelare i bambini
Di recente, numerosi formaggi a latte crudo sono stati oggetto di richiami (clicca qui per le allerte alimentari). E la politica scende in campo per tutelare soprattutto le fasce di popolazione più a rischio. Il Governo ha infatti istituito un tavolo tecnico di esperti che lavorerà per individuare "l'etichettatura più efficace possibile che possa avvertire il consumatore finale di tali rischi". E anche per andare oltre l'obbligo di etichettatura disposto dall'Unione europea, "prevedendo indicazioni aggiuntive in etichetta", hanno spiegato all'Ansa il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida e il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato.
Tra il primo luglio 2023 e il 30 giugno 2024 sono stati registrati 68 casi di Seu in Italia, secondo i dati del Registro italiano Sindrome emolitico uremica, la maggioranza nei pazienti in età pediatrica (sotto i 15 anni di età) con 67 casi (98,5% del totale).
Cosa è la Seu
La Seu rappresenta la più grave complicanza di un'infezione intestinale batterica, sostenuta da ceppi di Escherichia coli (Stec) produttori di una potente tossina detta Shiga-tossina (Stx) o vero-citotossina (VtT). L'infezione si trasmette principalmente per via alimentare (carne cruda o poco cotta, soprattutto di origine bovina, latte crudo non pastorizzato e formaggi prodotti con latte crudo e poco stagionati, vegetali e frutta crudi non lavati), ma può anche essere contratta a seguito di un contatto stretto con ruminanti infetti o con un ambiente contaminato o per trasmissione interumana attraverso la via oro-fecale.