Allerta meduse nei mari italiani: perché ci sono e quanto durerà
Negli ultimi giorni si sono moltiplicate le segnalazioni dei bagnanti del Salento e del mar Ionio a causa di un'ingente presenza di meduse luminose nelle acque e sulle spiagge.
Numerosissime segnalazioni dei bagnanti hanno scatenato un vero e proprio allarme meduse nei nostri mari italiani. La vicenda più complessa, attualmente, riguarda però il mar Ionio e il Salento (Puglia) dove, per l'appunto, è stata segnalata un'ingente presenza nelle acque e sulle spiagge della medusa luminosa, il cui nome scientifico è “Pelagia noctiluca”. La sua circolazione nel mar Ionio desta preoccupazione per il fatto che questo animale planctonico è particolarmente urticante. Ma per quale ragione hanno invaso così tanto i nostri mari, proprio nella stagione più calda dell'anno? Gli esperti ne danno una risposta, dicendoci anche per quanto tempo durerà questo fenomeno naturale.
Allerta meduse nei mari italiani: il caso più grave nello Ionio
IL VIDEO:
Grande preoccupazione per i bagnanti del mar Ionio e del Salento, subregione della Puglia meridionale: negli ultimi giorni, infatti, si sono moltiplicate a dismisura le segnalazioni per la fastidiosa presenza nelle acque e sulle spiagge di una medusa urticante, nota a tutti come medusa luminosa, ma col nome scientifico di “Pelagia noctiluca”.
L'elevato numero di esemplari nello Ionio sta creando non poco disturbo a tutti le persone giunte nel Salento per le vacanze e per rinfrescarsi con un bagno nella stagione più calda dell'anno. I bagnini, per risolvere la situazione, stanno tentando di rimuovere quante più meduse possibili, ma l’uccisione di questi esemplari è illegale e così la loro eliminazione dalle acque è quasi impossibile. Immergersi in mare e nuotare in mezzo alle meduse luminose è pericoloso poiché i loro lunghi tentacoli sono particolarmente irritanti.
La presenza della medusa luminosa in Puglia non riguarda però un caso isolato: pochi mesi fa, ad aprile, lo stesso fenomeno si era verificato anche verso la costa vicino Trieste.
Perché ci sono e quanto durerà
Ma per quale motivo, proprio in questo periodo di inizio estate, si è incrementata la loro presenza nei nostri mari? Il motivo è presto spiegato dagli esperti. Sul perché e sulla durata del fenomeno i biologi sono piuttosto certi che si tratti di un fenomeno ciclico, del tutto naturale, è mediamente breve. Tesi confermata anche dai pescatori della zona che, nel corso degli anni, hanno visto questo fenomeno accadere più volte.
Tra le cause della grande presenza di meduse luminose ci sarebbe soprattutto l’innalzamento della temperatura dell’acqua: nel Mediterraneo, quest'anno, sono state registrate temperature al disopra della media stagionale. Un altro fattore riguarda anche la diminuzione della popolazione di pesci che, a causa della pesca industriale, lascia spazio al proliferare delle meduse. Quanto accaduto a Trieste ad aprile, ad esempio, ha riguardato il forte innalzamento delle temperature del mare: le acque erano diventate talmente tanto calde, quasi tropicali, perfette per ospitare questa tipologia di medusa.
Sul quando terminerà la forte presenza di meduse nel mar Ionio, dare una risposta è difficile: la durata potrebbe variare da alcuni giorni ad alcune settimane. I bagnanti dovranno incrociare le dita affinché tutto finisca al più presto.
La medusa luminosa
La "Pelagia noctiluca" o medusa luminosa si illumina in acqua, diventando visibile anche di notte. I suoi tentacoli sono urticanti e se sfiorati possono provocare forti irritazioni. Queste meduse abbondano nei mari tropicali, temperati e caldi. Un habitat che sembrano aver ritrovato in Salento, sulle coste dello Ionio.