30 anni

Alle Molinette di Torino si festeggia Fausto Zancarli: l'uomo con trapianto di cuore da record

"Mi avevano dato un'aspettativa di vita di cinque anni e invece ne ho vissuti molti di più"

Alle Molinette di Torino si festeggia Fausto Zancarli: l'uomo con trapianto di cuore da record
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L’uomo dei record: non sono molte, infatti, le persone che dopo un trapianto di cuore vivono altri 30 anni e – come dice il protagonista di questa bella vicenda – senza sentirsi malati. Il signor Fausto Zancarli ha avuto il primo infarto a soli 32 anni, a 45 anni – a causa dell’aggravamento delle sue condizioni – ha subito un trapianto di cuore alle Molinette di Torino. Oggi, 76enne, ha accompagnato entrambe le figlie all’altare e si gode i nipotini che gli dicono “Nonno, devi restare sempre qui con noi”.

Festeggiamenti alle Molinette

Lunedì 9 ottobre 2023, questo super paziente, è stato festeggiato alle Molinette, con tanto di targa, come persona trapiantata attualmente vivente con maggior longevità di trapianto.

Fausto Zancarli: il super nonno trapiantato da record

Trent’anni di vita dopo l’intervento di trapianto di cuore: è uno straordinario traguardo quello del signor Fausto Zancarli, un traguardo che ben poche persone al mondo raggiungono. E infatti Zancarli, operato il 27 maggio del 1993, ha riattraversatogli stessi corridoi del nosocomio noto in tutta Italia, per andare nella stanza adibita per i festeggiamenti e ritirare la targa omaggio.

La consegna della targa

Come racconta Prima Torino, Zancarli aveva avuto un infarto a 32 anni, evoluto in cardiomiopatia dilatativa con ripetuti ricoveri per scompenso cardiaco. Lo seguono i dottori Enzo Commodo, Mauro Pennone e Tullio Usmiani, presso la Divisione di Cardiologia ospedaliera, diretta dal dottor Michele Casaccia, a Torino. L’aggravamento delle condizioni rende necessario un trapianto di cuore che venne eseguito nel maggio 1993 dal professor Michele Di Summa. All’epoca Fausto aveva 45 anni. Ora di anni ne ha 76.

Fausto racconta di aver vissuto una vita felice, ha condotto all’altare le sue due figlie ed è diventato nonno di tre nipotini. Non si è mai sentito un malato, forse in questo spirito ottimista risiede anche il suo record.

I festeggiamenti

Lunedì 9 ottobre alle ore 14,30, presso l’Aula di Cardiologia universitaria dell’ospedale Molinette di Torino, al signor Fausto è stata consegnata una targa da parte dei dottori Commodo, Pennone e Usmiani, che lo seguono da trenta anni e che hanno sviluppato con lui un rapporto di speciale amicizia e dai successori dell’équipe di allora, il professor Gaetano Maria De Ferrari (Direttore Cardiologia universitaria ospedale Molinette – Città della Salute di Torino) ed il professor Mauri Rinaldi (Direttore Cardiochirurgia ospedale Molinette – Città della Salute di Torino).

Zancarli si dice al settimo cielo. I suoi problemi di salute gli costarono nel 1990 un congedo per "inabilità" dall'azienda tramviaria in cui prestava servizio:

"Da allora mi sono potuto arrangiare solo con dei lavoretti saltuari. Ma nel complesso, a parte qualche malessere di stagione, sono sempre stato bene. E ho avuto il sostegno di tutta la famiglia”.

Ai microfoni della TGR PIEMONTE fa sapere:

"Erano le due del pomeriggio e alle due e mezzo dovevamo essere qui alle Molinette. Dopo un po' mi sono messo a letto e mi sono messo a piangere perchè il cuore era compatibile. Mi avevano dato un'aspettativa di vita di cinque anni e invece ne ho visssuti molto di più e spero di viverne ancora tanti. Ogni giorno è una conquista. La mia più grande soddisfazione è essere qui con la mia famiglia, aver portarto i miei figli all'altare. Devo la mia vita ad un ragazzo di 26 anni. Io volevo sapere chi era per ringraziare e anche per dire che quella era una mia seconda mamma, perchè suo figlio vive dentro di me e la ringrazierò per sempre".

L'importanza di donare gli organi

"Il nostro ospedale rappresenta un punto di riferimento nazionale per i pazienti con scompenso cardiaco – le parole del professor De Ferrari – Il segreto per una durata così lunga sta nell’accurato appaiamento tra donatore di cuore e ricevente e nelle cure attente e continue che vengono fornite nel corso dei regolari controlli dopo il trapianto", ha aggiunto il professor Rinaldi.

Le Molinette, in occasione di questo anniversario, ha rimarcato l'importanza di avere più donatori di organi per salvare le vite di tante persone malate.

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