Nuova allerta

Allarme listeria pure nel prosciutto cotto: i prodotti ritirati

Si tratta della confezione da 150 grammi a marchio Sapor di Cascina distribuita da Penny Market.

Allarme listeria pure nel prosciutto cotto: i prodotti ritirati
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Un nuovo allarme listeria in prodotti alimentari a largo consumo. Ora nel mirino del Ministero della Salute, che ha ritirato dei lotti, è il prosciutto cotto. Il batterio, in effetti, fa una certa paura, dopo che per "colpa" dei wurstel si sono verificati ben tre casi di decesso (un quarto è stato invece smentito) e oltre una sessantina di ricoveri.

Allarme listeria pure nel prosciutto cotto

L'allerta è molto alta nel recente periodo sulla presenza di listeria nei prodotti alimentari. Dopo i wurstel (con tanto di "giallo" su uno dei quattro morti, dato inizialmente come vittima del batterio, circostanza poi smentita), i tramezzini, il gorgonzola e i pancakes, ora tocca al prosciutto cotto.

Il prodotto ritirato

L'allerta riguarda il prosciutto cotto alta qualità Sapor di Cascina, commercializzato nei supermercati Penny Market.

Il lotto di produzione è il numero 223467 e il prodotto è realizzato nello stabilimento di Barlassina (Monza e Brianza). La data di scadenza è il 20 ottobre 2022.

L'indicazione, come sempre, è quella di non consumare il prodotto e di restituirlo al punto vendita per ottenere il rimborso.

I precedenti

Come detto, i precedenti recenti sono parecchi. Il primo caso è relativo ai wurstel, che avevano portato anche a svariati ricoveri e purtroppo anche a quattro decessi. Meno conseguenze - almeno ufficialmente - per gli altri prodotti contaminati, tramezzini al salmone e pancakes al cioccolato, che erano stati ritirati nei giorni scorsi.

Per un curioso caso, inoltre, sempre in questi giorni è stato ritirato anche un lotto di formaggio fontina. Qui l'allerta non è per la presenza di listeria ma di escherichia coli. Il marchio (Pascoli italiani) è lo stesso del gorgonzola "contaminato" da listeria, anche se lo stabilimento di produzione è diverso. La fontina ritirata è prodotta infatti a Saint Christophe (Aosta).

 

Listeria: di cosa parliamo

Listeria monocytogenes, responsabile della listeriosi, è un batterio che può essere presente nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione e può contaminare diversi alimenti come, latte, verdura, formaggi molli, carni poco cotte, insaccati poco stagionati.

La principale via di trasmissione per l’uomo è quella alimentare. Bambini e adulti sani possono essere occasionalmente infettati, ma raramente sviluppano una malattia grave a differenza di soggetti debilitati, immunodepressi e nelle donne in gravidanza in cui la malattia è più grave.

La gravità della sintomatologia varia sensibilmente in funzione della dose infettante e dello stato di salute dell’individuo colpito. Si va da forme simil-influenzali o gastroenteriche, accompagnate a volte da febbre elevata fino, nei soggetti a rischio, a forme setticemiche, meningiti o aborto.

Listeria monocytogenes resiste molto bene alle basse temperature e all’essiccamento, in alimenti conservati a temperatura di refrigerazione (4°C). È invece molto sensibile alle usuali temperature di cottura domestica degli alimenti.

Cosa fare: igiene in cucina e cottura degli alimenti

Il Ministero della Salute invita i consumatori a prestare massima attenzione alle corrette modalità di conservazione, preparazione e consumo degli alimenti indicate in modo preciso nell'etichetta presente sulla confezione, che normalmente comportano la cottura prima del consumo.

L’adozione di semplici regole di igiene nella manipolazione degli alimenti, anche a livello domestico, riduce infatti il rischio di contrarre la malattia.

In particolare serve:

  • lavarsi spesso le mani, pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali che vengono a contatto con gli alimenti (utensili, piccoli elettrodomestici, frigorifero, strofinacci e spugnette);
  • conservare in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo in modo separato e all’interno di contenitori chiusi;
  • cuocere bene gli alimenti seguendo le indicazioni del produttore riportate in etichetta;
  • non preparare con troppo anticipo gli alimenti da consumarsi previa cottura (in caso contrario conservarli in frigo e riscaldarli prima del consumo);
  • non lasciare i cibi deperibili a temperatura ambiente e rispettare la temperatura di conservazione riportata in etichetta

 

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