Alla festa di compleanno di una bimba di cinque anni dei 35 invitati non si presenta nessuno
Una storia di delusione e amarezza che ha attirato l'attenzione dei social dopo il post della madre della piccola protagonista
Tanta amarezza per una bimba di soli 5 anni. Tutti e 35 gli invitati alla sua festa di compleanno non si sono presentati. A sfogarsi, a mezzo social, trasformando la questione in una vicenda virale, è stata la mamma della piccola.
Imbarazzato e dispiaciuto anche Ciro Loffredo, titolare insieme alla moglie Cira della ludoteca "Hyde Park" di Camucia, frazione moderna di Cortona, provincia di Arezzo.
La famiglia, originaria della vicina provincia di Perugia, aveva infatti organizzato nella provincia aretina la festa.
Festa di compleanno di una bimba di 5 anni: non si presenta nessuno
Una storia di delusione e amarezza che ha attirato l'attenzione dei social dopo il post della madre della piccola protagonista.
L'episodio risale a pochi giorni fa, quando una bambina di cinque anni avrebbe dovuto celebrare il suo compleanno con 35 compagni di scuola. Tutto era pronto: una ludoteca riservata per tre ore, giochi gonfiabili, macchina del popcorn e zucchero filato. Ma qualcosa è andato storto.
“Dei 35 invitati, dieci avevano già avvisato che non sarebbero venuti,” racconta Loffredo. “Gli altri, però, li abbiamo aspettati invano.”
La piccola, con lo sguardo fisso alla porta, ha continuato a chiedere ai genitori cosa potesse aver fatto di sbagliato per meritare quell’assenza totale. Nonostante la situazione, secondo la narrazione degli adulti, la festeggiata non ha ceduto alle lacrime, mantenendo viva fino all'ultima la speranza di vedere qualche amico affacciarsi. Cosa che, purtroppo, non è accaduta.
L’amarezza dei genitori
La madre, Stefania, ha deciso di rendere pubblica la vicenda con un post su Facebook.
“Non auguro a nessuno di trovarsi nella tua situazione,” ha scritto, rivolgendosi alla figlia. “Sei stata coraggiosa, con il sorriso sulle labbra e l’occhio alla porta. Non auguro a nessuno di ritrovarsi nella tua stessa situazione, è vergognoso e umiliante".
Il messaggio, che denuncia implicitamente il comportamento delle altre famiglie, ha suscitato un'ondata di solidarietà e indignazione sui social.
Ciro Loffredo non nasconde la propria delusione.
“I bambini, ne sono certo, sarebbero venuti volentieri. Chi rifiuta un pomeriggio di giochi a quell’età? Ma per arrivare dalla zona del Trasimeno servono le auto, e qui la responsabilità ricade sui genitori.”
Il gesto, per il titolare della ludoteca, è il segno di una società sempre più incline a sottovalutare l'importanza delle promesse fatte ai più piccoli.
La famiglia è infatti proveniente dalla vicina Umbria, dal comune di Castiglione del Lago.
La festa solitaria
Nonostante tutto, lo staff della ludoteca ha cercato di salvare il pomeriggio. Popcorn, zucchero filato e palloncini sono stati messi in funzione, trasformando una delusione in un momento più intimo, seppur solitario. “Abbiamo fatto il possibile per farla sentire speciale,” spiega Loffredo. Tuttavia, l'assenza di coetanei ha reso il tutto più difficile.
Il racconto di questa festa mancata non è passato inosservato. L'episodio, ora al centro di un acceso dibattito online, solleva interrogativi sulla sensibilità e sul senso di responsabilità verso i bambini.