In Abruzzo

Addio a padrini e madrine ai battesimi e alle cresime: una decisione che fa discutere

La decisione del vescovo Michele Fusco della diocesi di Sulmona-Valva

Addio a padrini e madrine ai battesimi e alle cresime: una decisione che fa discutere
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Il tema non è nuovo ed anzi fin dalle sue primissime applicazioni aveva generato non poche contestazioni. Stavolta però, sebbene inizialmente avesse solo una natura ad experimentum e quindi temporanea, c'è qualcuno che l'ho ha voluto rendere permanente. La Diocesi di Sulmona-Valva, in Abruzzo, infatti, ha deciso di dire addio per sempre ai padrini e alle madrine durante i battesimi e le cresime.

Diocesi di Sulmona-Valva: addio a padrini e madrine a battesimi e cresime

Con una nota pubblicata sul sito ufficiale, la Diocesi di Sulmona-Valva, provincia di L'Aquila, in Abruzzo, ha deciso di dire addio per sempre i padrini e le madrine ai battesimi e alle cresime.

Una scelta che in realtà rappresenta una riconferma, dato che dallo scorso 1° agosto 2020 era stato emanato un decreto ad experimentum nel quale era stata sancita l'abolizione di queste due figure. A partire dal 1° agosto 2023, quindi tre anni dopo la prima misura, per volere del vescovo mons. Michele Fusco, nella Diocesi di Sulmona-Valva non ci saranno più padrini e madrine durante i Sacramenti di battesimo e cresima.

Secondo il pastore diocesano la scelta dello stop momentaneo a padrini e madrine scaturiva dalla considerazione che la presenza di padrini e madrine in questi Sacramenti risultava spesso "una sorta di adempimento formale, in cui rimane poco visibile la dimensione della fede".

"In più sostenevo - afferma il vescovo mons. Michele Fusco - che il Codice di Diritto Canonico, riguardo la figura del Padrino e della Madrina, indica la possibilità, non l'obbligatorietà, dando però specificazione delle qualità richieste, ovvero, una vita conforme alla fede e all'incarico che si assume e l'essere esenti da impedimenti canonici. Qualità che, come ribadito alla Nota Pastorale Cei dell'8 giugno 2023, non sempre ci sono".

Il vescovo di Sulmona-Valva, mons. Michele Fusco

Per tale ragione, il vescovo di Sulmona-Valva ha deciso di abolire i padrini e le madrine nei sacramenti del battesimo e della cresima a tempo determinato a partire dal 1° agosto 2023.

Il decreto ad experimentum all'epoca provocò una serie di reazioni, vedremo ora con questo nuovo provvedimento permanente quali saranno le repliche. Chissà se altre Diocesi italiane seguiranno l'esempio.

Il caso di Sanremo

Sulla falsa riga di quanto accaduto nella Diocesi di Sulmona-Valva, anche in quella di Sanremo-Ventimiglia, provincia di Imperia (Liguria) si era alzato un grande polverone dopo che il vescovo mons. Antonio Suetta aveva deciso di sospendere, con un decreto ad experimentum, la figura del padrino e della madrina nella celebrazione dei sacramenti del battesimo e della cresima per i prossimi tre anni.

Il vescovo di Sanremo-Ventimiglia, mons. Antonio Suetta

"Altre diocesi in Italia hanno adottato la stessa decisione - aveva aggiunto monsignor Antonio Suetta - Il fatto che la maggior parte dei padrini e delle madrine non sia perfettamente corrispondente ai requisiti richiesti, ovvero di essere accompagnatori di fede cristiana, abbiamo deciso di sospendere per qualche tempo il servizio. Ogni volta è faticoso far capire ai richiedenti, che non sussistono i requisiti così nascono delle discussioni. Abbiamo ragionato a lungo su come comportarci e alla fine abbiamo deciso di prendere tempo tre anni, in modo che tutti possano riflettere.

La secolare tradizione della Chiesa vuole che padrino o madrina accompagnino il battezzando o il cresimando perché gli siano di aiuto nel cammino della fede. Considerato che nell’odierno contesto socio-ecclesiale la presenza dei padrini e delle madrine risulta spesso una sorta di adempimento formale o di consuetudine sociale, in cui rimane ben poco visibile la dimensione della fede, e la situazione familiare complessa e irregolare di tante persone proposte per assolvere questo compito rende la questione ancora più delicata, viene sospesa per un periodo di tre anni, a partire dal 1° di giugno, la presenza di padrini e madrine nella celebrazione dei sacramenti del Battesimo e della Cresima".

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