Acque verde fluo a Venezia: svelato di cosa si tratta. Il precedente del '68
Le prime analisi condotte da Arpav confermano che si tratta di un tracciante che non mette in pericolo la salute
Svelato il mistero sullo strano "fenomeno" dell'acqua verde fluorescente verificatosi a Venezia, all'altezza del Ponte di Rialto. Secondo le prime analisi si tratterebbe di un “tracciante” non pericoloso per la salute cittadina. Resta da capire chi ha liberato nelle acque la sostanza: incidente o gesto volontario?
Acqua verde fluorescente a Venezia: un "tracciante" non pericoloso
Nella mattinata di ieri, domenica 28 maggio 2023, alle ore 9.30 circa, nelle vicinanze del Ponte di Rialto di Venezia, è stata riscontrata una colorazione verde fluorescente del bacino acqueo. Come spiega Prima Venezia, a seguito dei primi accertamenti, condotti dai Vigili del Fuoco congiuntamente alla Polizia locale di Venezia ed all’ARPAV, la sostanza sembrerebbe da considerarsi un "tracciante", ovvero un liquido che viene immesso in tutte quelle circostanze ove si verifica una perdita di acqua per comprenderne il tragitto seguito.
In un primo momento molti hanno pensato a una manifestazione ambientalista sul cambiamento climatico, come tante ne abbiamo viste di recente, da Milano a Roma. Al momento però non c'è stata alcuna "rivendicazione" e dunque il "giallo" (passateci la battuta sui colori...) rimane.
L’azione al momento non è stata rivendicata ed in base agli accertamenti condotti dai Vigili del Fuoco non sono emerse situazioni di pericolo per la salute della popolazione. Sono in corso tutti gli accertamenti necessari a chiarire la natura e le cause dell’evento: errore o volontarietà? Il Prefetto di Venezia Michele di Bari, d'intesa con il Questore, ha disposto un'intensificazione della vigilanza in ambito lagunare al fine di monitorare eventuali criticità e prevenire ulteriori episodi analoghi. Nella giornata di oggi, anche in relazione all’evolversi della situazione, il Prefetto di Venezia terrà una nuova riunione.
La nota di Arpav
Il personale tecnico di ARPAV è intervenuto ieri, con la collaborazione della Polizia Municipale di Venezia e dei Vigili del Fuoco, per l’esecuzione di un sopralluogo accurato della zona e delle aree limitrofe al fine di accertare lo stato della matrice "acque" mediante l’esecuzione di alcuni campioni.
La sostanza presente soprattutto in superficie, risultava ben solubile in acqua. Sono stati comunque eseguiti dei campioni a diverse quote del corpo idrico superficiale, per valutare quanto della sostanza tendesse a depositarsi sul fondale. Parallelamente sono stati effettuati alcuni campioni anche nei canali limitrofi al ponte di Rialto, nei quali la sostanza anomala si è progressivamente diffusa, anche per effetto della marea. Dall’esperienza acquisita in ARPAV a seguito di eventi similari si è spesso ricondotto il fenomeno all’utilizzo della fluoresceina. La fluoresceina è un tracciante in polvere che si diluisce in acqua ed è ad esempio utilizzato per individuare il regolare funzionamento di una rete fognaria.
Sotto la luce del sole la fluoresceina ha bisogno per dissolversi anche di qualche giorno in funzione dei quantitativi di polvere utilizzati e l’effetto è ancora più visibile con l’irraggiamento solare. La scheda di sicurezza (classificazione secondo GHS Regolamento 1272/CE CLP) riporta che la sostanza non è pericolosa per l’ambiente acquatico e non contiene componenti persistenti, bioaccumulabili e tossiche (PTB).
Nel pomeriggio di ieri si sono effettuate presso i laboratori di ARPAV le prime analisi per escludere la presenza di sostanze pericolose per l’ambiente nei campioni prelevati. Non si sono riscontrate a tal proposito sostanze organiche in concentrazione tali da destare preoccupazioni ambientali. Nella giornata di oggi si eseguiranno ulteriori approfondimenti laboratoristici con strumentazione più sofisticata.
Il precedente artistico
La laguna colorata di verde riporta alla mente il precedente artistico del lontano 1968: ironia della sorte il tema era caldissimo come oggi. L'artista argentino Nicolas Garcia Uriburu, a bordo di un'imbarcazione, percorse tutto il Canal Grande gettando in acqua un pigmento che rendeva fosforescenti i microrganismi presenti nell'acqua, rendendola di un color verde fosforescente: per sensibilizzare sul rispetto dell'ambiente.
La sua arte era ispirata al movimento della 'Land Art', che vide come esponenti Oppenhiem e Christo (noto in Italia per la famosissima passerella sulle acque). Un'operazione spettacolare, che invitava a prendersi cura dell'ambiente, usando un colore, il verde appunto, simbolo dell'ecologia universale.