Nelle stesse ore in cui il Tribunale per i minorenni di Bologna ha condannato a 17 anni di reclusione l’ex fidanzato, per il femminicidio della tredicenne Aurora Tila, vittima di una tragica storia di violenza e possesso, a Roma è stato firmato un accordo che parla di rinascita.
Il 3 novembre 2025, la Polizia di Stato e la Fondazione Artemisia ETS hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per l’attuazione del Progetto RigeneraDerma, destinato a offrire cure gratuite alle donne che portano sul corpo le cicatrici della violenza di genere o domestica.
Accordo tra Polizia e Fondazione Artemisia
Il protocollo è stato sottoscritto dal Prefetto Alessandro Giuliano, Direttore Centrale Anticrimine, e da Mariastella Giorlandino, presidente della Fondazione Artemisia. L’iniziativa si inserisce nel quadro delle politiche di contrasto alla violenza di genere e domestica, con l’obiettivo di restituire alle vittime non solo la salute fisica, ma anche una parte della serenità perduta.
RigeneraDerma mette infatti a disposizione trattamenti totalmente gratuiti per donne che abbiano subito lesioni o cicatrici invalidanti a causa di reati commessi nell’ambito della violenza familiare o di genere. È un gesto simbolico e concreto allo stesso tempo: curare la pelle per cominciare a curare anche le ferite invisibili, quelle psicologiche.
Una serie di attività
Ma l’accordo non si limita all’aspetto sanitario. Prevede anche una serie di attività di formazione, informazione e sensibilizzazione su tutto il territorio nazionale, per far conoscere meglio i fenomeni di violenza e gli strumenti di tutela già esistenti. Fra questi, le misure di prevenzione del Questore, i dispositivi di pronto intervento e i canali di supporto gestiti dalle forze dell’ordine.
Il protocollo è in linea con la campagna permanente della Polizia di Stato “…questo NON è AMORE”, che da anni porta avanti incontri pubblici, workshop e tavole rotonde per promuovere la cultura del rispetto e del coraggio di denunciare. Gli appuntamenti coinvolgeranno esperti della Polizia, professionisti del mondo medico e accademico, e rappresentanti delle associazioni che si occupano di tutela delle fasce più vulnerabili.
Per le donne che chiedono aiuto, la Fondazione Artemisia garantisce una presa in carico immediata e un sostegno completo — legale, psicologico e medico — attraverso il numero verde 800 967 510, attivo 24 ore su 24, ogni giorno dell’anno.
Le testimonianze
L’intesa prevede inoltre la realizzazione di un docufilm che raccoglierà le testimonianze dirette delle donne che hanno già beneficiato delle cure o sono state accompagnate nel percorso di guarigione. Fra loro anche figure simbolo come Filomena Lamberti, Maria Antonietta Rositani e Pinky, donne che hanno trasformato la loro sofferenza in un messaggio di forza e speranza. I risultati delle terapie da loro ricevute, basate su tecniche innovative di rigenerazione cutanea, sono stati pubblicati su riviste scientifiche internazionali.
Il film, oltre a raccontare storie di rinascita, sarà anche uno strumento informativo per le forze dell’ordine, utile a riconoscere i segnali precoci della violenza e a incoraggiare le donne a chiedere aiuto prima che sia troppo tardi. Alla presentazione parteciperà anche l’attrice Maria Grazia Cucinotta, da anni impegnata nella difesa dei diritti delle donne.
RigeneraDerma
Il Progetto RigeneraDerma, avviato nel 2022, offre ogni anno cure gratuite a 500 persone che non potrebbero permettersele. Si basa sulla metodologia Biodermogenesi, una tecnica italiana che favorisce la rigenerazione naturale della pelle in modo indolore e non invasivo. Oggi è considerata una delle più avanzate nel trattamento delle cicatrici complesse.
Attraverso questo accordo, Polizia di Stato e Fondazione Artemisia uniscono le forze per ricucire le ferite della violenza, dentro e fuori. Un segno concreto di come la lotta contro i femminicidi e la violenza di genere passi anche dalla cura, dalla dignità e dalla possibilità di rinascere.
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