Accordo quadro con imprese e sindacati per tutelare chi lavora all'aperto. Sospeso il bonus caldo per i rider
Per la prima volta inclusi anche gli stagionali dell'agricoltura. Sospesa la proposta di Glovo
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Mercoledì 2 luglio 2025, il Ministero del Lavoro, insieme a sindacati e imprese, ha firmato il Protocollo quadro sulle emergenze climatiche estreme.
Caldo estremo, accordo imprese-sindacati
L'intesa non modifica la normativa vigente, ma ridefinisce le responsabilità e le tutele aziendali di fronte alle nuove sfide del cambiamento climatico.
L’accordo arriva dopo un inizio estate di ondate di calore eccezionali, il giugno più rovente di sempre che ha provocato ben quattro morti tra Sardegna, Liguria e Lombardia.
Cig automatica senza tetto massimo
Il cuore del protocollo è l’attivazione automatica della cassa integrazione ordinaria (CIGO per l’industria, CISOA per l’agricoltura) nei giorni in cui il termometro reale o percepito supera i 35°C.
Una svolta che svincola questi giorni dal conteggio delle 52 settimane triennali normalmente previste. Un sollievo concreto per le imprese, che potranno sospendere le attività senza un tetto fisso per gli ammortizzatori e una protezione in più per i lavoratori.
Vale anche per i lavoratori stagionali agricoli
La vera novità è l’estensione della misura anche ai lavoratori stagionali agricoli, storicamente esclusi dalla cassa ordinaria.
“Una conquista importante perché queste giornate potranno essere computate per raggiungere il requisito della disoccupazione agricola”, ha dichiarato Mattia Pirulli, segretario confederale della Cisl.
Mattia Pirulli
Secondo l’INPS, il provvedimento potrebbe costare tra i 150 e i 200 milioni di euro all’anno. Una cifra considerevole, ma nettamente inferiore ai 500 milioni che l’INAIL stima come costo sociale degli infortuni e delle malattie legate al caldo.
Riconosciute le ordinanze regionali
Il protocollo riconosce anche le ordinanze regionali che, come già avviene in undici regioni (tra cui Lombardia ed Emilia-Romagna), vietano il lavoro all’aperto tra le 12.30 e le 16 nei giorni con allerta meteo rossa.
Queste restrizioni, spesso ignorate o difficili da far rispettare, avranno ora il valore di causa di forza maggiore, permettendo la sospensione dei lavori anche nei cantieri pubblici senza conseguenze legali o penali.
Inoltre, le aziende avranno l’obbligo di monitorare l’indice WBGT, uno standard internazionale che misura lo stress termico combinando temperatura, umidità e radiazione solare e di riorganizzare i turni in modo flessibile per evitare l’esposizione diretta nelle ore più critiche.
Sospeso bonus caldo per i rider
Mentre si ridisegnano le regole per tutelare i lavoratori dal caldo estremo, un caso emblematico mostra quanto sia ancora lunga la strada sul piano culturale.
Glovo, una delle principali piattaforme di delivery, ha introdotto in questi giorni un cosiddetto bonus caldo per i propri rider: un aumento progressivo della paga per le consegne effettuate durante le ore più torride.
Si va dal +2% tra i 32 e i 36°C, al +4% tra i 36 e i 40°C, fino all’8% oltre i 40°C.
Un rider Glovo durante una consegna
In Piemonte, dove i rider sono stati inclusi nelle ordinanze di sospensione del lavoro all’aperto, il bonus caldo potrebbe addirittura configurarsi come elusione delle norme pubbliche.
Immediata la reazione dei sindacati. La Nidil-Cgil ha parlato di “incentivo mascherato che trasforma il pericolo in moneta”, chiedendo all’azienda il ritiro immediato del provvedimento.
Ritiro che è arrivato puntuale poche ore dopo, come spiega il comunicato della Cisl:
"Come annunciato ieri, stamattina come Felsa Cisl abbiamo incontrato le piattaforme Glovo e Deliveroo. Nell’incontro con Glovo, su nostra esplicita richiesta, si è arrivati alla decisione di sospendere le misure annunciate sui contributi per poterle revisionare dentro ad un confronto sindacale che proseguirà nei prossimi giorni, tenendo al centro che i lavoratori e le lavoratrici hanno possibilità di scegliere di lavorare ma che deve essere fatto in assoluta sicurezza.
"Nell’incontro con Deliveroo è stata condivisa la stessa volontà di confronto per tutti i temi in attenzione in questi giorni – e per noi tutti i giorni – ivi incluse le ordinanze regionali e il protocollo sulle emergenze climatiche", conclude la nota.