Accise: come cambiano i prezzi di benzina e diesel
Passata in Commissione al Senato la proposta: saliranno le aliquote del gasolio e scenderanno quelle della "verde"
Alla fine il tanto temuto "riallineamento" è arrivato. O meglio, arriverà. La Commissione Finanze del Senato (e a breve un provvedimento analogo passerà pure alla Camera) ha infatti dato il suo benestare a un incremento delle accise sul gasolio, da uno a due centesimi al litro, per finanziare il trasporto pubblico locale. Nella stessa misura, invece, calerà quella della benzina. Anche se l'orizzonte temporale è molto lungo.
Accise: come cambiano i prezzi di benzina e diesel
Oggi l’accisa sulla benzina è pari a 0,7284 euro al litro, mentre quella sul gasolio di 0,6174 euro al litro. L'obiettivo - sollecitato dalla Commissione europea - è pareggiare i due importi. E pertanto, se da un lato scenderanno le accise sulla benzina, dall'altro saliranno quelle sul diesel.
Inizialmente l'aliquota sul gasolio si alzerà di un centesimo all'anno, mentre quella sulla benzina farà un processo inverso, per far sì che le due cifre si "pareggino" nel 2030.
Quanto ci guadagna il Governo
Con il pareggio tra le accise dei due carburanti, il Governo troverà le risorse per il rinnovo del contratto dei lavoratori del trasporto pubblico locale (parliamo di circa 110mila ferrotranvieri), scaduto nel 2024.
E' stato calcolato che lo Stato potrà incamerare un surplus di gettito ogni 12 mesi: 100 milioni di euro in più il primo anno, che saliranno a 200 milioni il secondo, e a 500 milioni il quinto, quando le accise di gasolio e benzina saranno allineate.
Quali sono le accise che paghiamo sulla benzina
L'Italia in passato si può dire che abbia spesso messo le mani nelle tasche degli automobilisti per finanziarsi in momenti di difficoltà economica. Quella più nota, citata spesso quando ci si vuole lamentare del prezzo del carburante, è l'accisa sulla guerra in Abissinia. Introdotta nel 1935 da Benito Mussolini per finanziare la marcia su Addis Abbeba, ammontava a 1,90 lire. Che ai tempi era una cifra altissima (all'incirca come se oggi aumentasse di 2 euro). Le auto però erano pochissime e solo i più facoltosi potevano permettersele. E potevano dunque anche permettersi il rincaro, che però c'è ancora oggi. Come tanti altri...
Vediamo quali sono nel dettaglio e quanto pesano.
- Guerra d’Etiopia del 1935-1936: 1,90 lire (0,000981 euro);
- Crisi di Suez del 1956: 14 lire (0,00723 euro);
- Ricostruzione dopo il disastro del Vajont del 1963: 10 lire (0,00516 euro);
- Ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze del 1966: 10 lire (0,00516 euro);
- Ricostruzione dopo il terremoto del Belice del 1968: 10 lire (0,00516 euro);
- Ricostruzione dopo il terremoto del Friuli del 1976: 99 lire (0,0511 euro);
- Ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980: 75 lire (0,0387 euro);
- Missione ONU durante la guerra del Libano del 1982: 205 lire (0,106 euro);
- Missione ONU durante la guerra in Bosnia del 1995: 22 lire (0,0114 euro);
- Rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004: 0,02 euro;
- Acquisto di autobus ecologici nel 2005: 0,005 euro;
- Emergenza terremoto in Abruzzo del 2009: 0,0051 euro;
- Finanziamento alla cultura nel 2011: da 0,0071 a 0,0055 euro;
- Gestione immigrati dopo la crisi libica del 2011: 0,04 euro;
- Emergenza alluvione Liguria e Toscana del novembre 2011: 0,0089 euro;
- Decreto ‘Salva Italia’ del dicembre 2011: 0,082 euro (0,113 sul diesel);
- Emergenza terremoti dell’Emilia del 2012: 0,024 euro;
- Finanziamento del ‘Bonus gestori’ e riduzione delle tasse ai terremotati dell’Abruzzo: 0,005 euro;
- Spese del ‘decreto Fare’ del 2014: 0,0024 euro.
Sommando tutto quanto si arriva a ben 72 centesimi sulla benzina e a 62 sul diesel. Che, sommati all'Iva ci dicono che ogni volta che facciamo rifornimento, più della metà di ciò che paghiamo finisce in tasse: il 55% per la benzina, il 51% per il diesel.
Quando Salvini e Meloni dicevano di voler eliminare le accise...
Quando si parla di accise, poi, non si può non tornare indietro nel tempo e rivedere quando gli attuali governanti promettevano il taglio totale. E' uno dei punti che vengono spesso rinfacciati al leader della Lega Matteo Salvini, che già nel 2018 dichiarò:
"Via metà delle accise sulla benzina nel primo Consiglio dei ministri".
Sappiamo tutti che non è stato per nulla così...
Ma recentemente è girato sui social anche un video da campagna elettorale di Giorgia Meloni. Nel filmato la premier va dal benzinaio a fare il pieno e si scandalizza per l'elevato peso delle accise, sostenendo di "pretendere che vengano progressivamente abolite".
Anche qui è andata ben diversamente...