il potere della suggestione

A ruba le pillole allo iodio anti radiazioni dopo un incidente nucleare

In Belgio è scattata una vera e propria corsa alle farmacie. Ma non servono in questo momento.

A ruba le pillole allo iodio anti radiazioni dopo un incidente nucleare
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In molti Paesi europei stanno andando a ruba le pillole di iodio. Ma perché? Se lo iodio radioattivo viene rilasciato nell'aria, l'assunzione di ioduro di potassio satura la ghiandola tiroidea, prevenendone così l'assorbimento. E l'utilizzo viene raccomandato come anti radiazioni dopo un incidente nucleare.

A ruba le pillole allo iodio anti radiazioni dopo un incidente nucleare

L'attacco russo alla centrale di  Zaporizhzhia ha scatenato il panico, anche se secondo quanto ha dichiarato l'Aiea (Agenzia internazionale per l'energia atomica) non sono attese particolari conseguenze. Ma si sa che il potere della suggestione è fortissimo, e dunque in alcuni Paesi europei è scattata la corsa alle pillole di iodio. Già nei giorni scorsi in alcuni casi, dopo i primi combattimenti alla centrale di Chernobyl.

La corsa in Belgio

In particolare la corsa alle compresse di Iodio è scattata in Belgio, Paese che ospita sette reattori nucleari ancora in funzione e dove lo  ioduro di potassio è disponibile gratis nelle farmacie. L'Associazione dei farmacisti belgi ha segnalato che solo giovedì scorso sono state consegnate 1.500 scatole da 10 compresse. Venerdì e sabato la domanda è salita a circa 4.000  confezioni al giorno, sino ad arrivare a 30.000 lunedì.

 

Le raccomandazioni

L'incredibile escalation di richieste ha costretto l'Agenzia federale belga per il controllo nucleare a ricordare che le compresse di iodio non vanno assunte preventivamente o di propria iniziativa, ma solo su indicazione delle autorità.  

"L'attuale situazione in Ucraina non richiede l'uso compresse di iodio", ha twittato l'Agenzia belga.

Inoltre, l'utilizzo delle compresse è raccomandato solo per alcune fasce d'età: in caso di fuoriuscita di radiazioni, i minori di 18 anni, in particolare i più piccoli, sono maggiormente a rischio di sviluppare tumori. Lo stesso vale per le donne in gravidanza o in allattamento, mentre gli adulti dai 18 ai 40 anni hanno meno probabilità di sviluppare il cancro alla tiroide. Il rischio si abbassa ulteriormente per gli over 40, rendendo l'uso delle compresse "controproducente e persino potenzialmente tossico".

 

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