Da Prima Torino

A Capodanno la telefonata che gli salva la vita: "C'è un donatore". Doppio trapianto di polmone mentre tutti brindano al 2025

Da maggio 2024 era in lista d’attesa: a San Silvestro il miracolo grazie alla generosità della famiglia di un 40enne sardo

A Capodanno la telefonata che gli salva la vita: "C'è un donatore". Doppio trapianto di polmone mentre tutti brindano al 2025
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Il Capodanno è tradizionalmente un momento di festa, riflessione e speranza per il futuro. Ma per un uomo torinese di 65 anni, la notte di San Silvestro 2024 si è trasformata in una straordinaria occasione di rinascita grazie a un doppio trapianto di polmone, eseguito presso l'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino.

Un veglione fuori dall’ordinario

Mentre il mondo si preparava a brindare al nuovo anno, il paziente, affetto da una grave broncopneumopatia ostruttiva che gli rendeva impossibile svolgere anche le attività più semplici, si dirigeva verso l'ospedale. Da maggio 2024 era in lista d’attesa per un trapianto di polmone doppio, con la speranza che un donatore compatibile potesse un giorno cambiare la sua vita.

Come riporta Prima Torino, la chiamata tanto attesa è arrivata proprio la notte del 31 dicembre 2024. Un donatore idoneo – un uomo quarantenne sardo – era stato individuato, e con il consenso della sua generosa famiglia si è dato il via alla macchina dei trapianti.

La corsa per la vita

Con straordinaria rapidità ed efficienza, è iniziata la preparazione per l’intervento. Gli organi, prelevati con cura e precisione, sono stati trasferiti dalla Sardegna a Torino grazie alla coordinazione  tra il Centro Nazionale Trapianti, i Centri di coordinamento trapianti delle regioni Piemonte e Sardegna e il Programma di Trapianto di Polmone delle Molinette.

In sala operatoria, un team di eccellenza ha reso possibile il miracolo: il professor Massimo Boffini, affiancato dalla dottoressa Erika Simonato e dal dottor Gerlando Mallia, ha eseguito il trapianto. La procedura è stata coadiuvata dall’anestesista Federico Canavosio e preparata dalle dottoresse Cristina Barbero e Giulia Agostini, che hanno effettuato il delicato prelievo degli organi. Un esempio straordinario di collaborazione e gioco di squadra.

Un nuovo inizio all’insegna della vita

L’intervento è stato un successo. Per il paziente, il 2025 inizia con il dono più grande: la possibilità di respirare di nuovo, di vivere appieno e di guardare al futuro con speranza.

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