Da Prima Torino

A 30 anni vive con i genitori e non ha mai lavorato stabilmente. Il giudice lo "caccia" di casa

Il giudice ha dato tre mesi di tempo al giovane per cercarsi una casa tutta sua

A 30 anni vive con i genitori e non ha mai lavorato stabilmente. Il giudice lo "caccia" di casa
Pubblicato:

Evidentemente non ne poteva più di averlo in casa. Tanto che ha deciso di portare il figlio trentenne in Tribunale. Una storia curiosa (ma non unica) e che contemporaneamente fa riflettere che viene da Torino.

Padre porta il figlio 30enne che vive in casa "a scrocco" in Tribunale

Chissà quante volte il padre avrà detto al figlio "è ora che ti trovi un lavoro". Ma dal diploma, ottenuto a 19 anni, a oggi, che ne ha 30, il ragazzo non è riuscito a trovare che qualche lavoretto saltuario. E così, come racconta il nostro portale locale Prima Torino, il genitore ha deciso di rivolgersi al Tribunale.

E il giudice gli ha dato ragione, optando per la formula del "rilascio dell’immobile" e disponendo che il figlio, entro tre mesi, si cerchi una soluzione abitativa autonoma.

La versione del giovane

Davanti al Tribunale, il ragazzo, ha asserito di non essere indipendente e di non avere un reddito per poter provvedere a se stesso. Il giudice però non ha ritenuto questa giustificazione sufficiente: secondo il magistrato, infatti, non ci sono ostacoli che impediscano al 30enne di trovare un lavoro e di allontanarsi dalla casa paterna. Nel corso del procedimento legale, l'uomo ha dichiarato di aver firmato un contratto di tirocinio in una fabbrica a settembre. Dopo il rinnovo di ottobre, continua a lavorare nell'azienda a tempo pieno.

Per questo motivo, secondo il giudice, il 30enne avrebbe una base dalla quale partire per costruire la propria indipendenza. Il magistrato ha quindi riconosciuto che l'uomo "occupa senza titolo la casa paterna" e nella parte esecutiva della sentenza ha chiesto l'allontanamento dall'immobile da parte del 30enne entro tre mesi in favore di un'altra sistemazione autonoma.

 

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali