15enni travestiti da militari con armi da softair inscenano un finto posto di blocco "per TikTok"
Gli adolescenti, entrambi studenti delle scuole superiori, sono stati denunciati alla Procura per i minorenni di Venezia con l’accusa di minacce e usurpazione di pubbliche funzioni
"Lo abbiamo visto fare su TikTok"
Questa la giustificazione che due minorenni veneti, entrambi 15enni, hanno addotto alle forze dell'ordine sulle ragioni che li avrebbero spinti a travestirsi da militari e - con armi da softair - fermare le auto a un finto posto di blocco.
Ovviamente tutto registrato a favore di esibizione social.
15enni travestiti da militari con armi da softair inscenano un finto posto di blocco
Succede a Ponzano Veneto, provincia di Treviso. Due adolescenti trevigiani di 15 anni hanno organizzato un falso posto di blocco stradale per realizzare un video da pubblicare su TikTok, ispirandosi a contenuti simili visti sulla piattaforma. Come riporta Prima Treviso, i due, vestiti con abbigliamento militare e armati di fucili e pistole da softair prive del tappo rosso obbligatorio per legge, hanno deciso di emulare una scena di controllo stradale.
L’episodio è avvenuto nel tardo pomeriggio di giovedì 5 dicembre 2024, intorno alle 17,30, in via Volta a Ponzano Veneto, vicino chiesa parrocchiale.
I ragazzi fermavano le auto in transito simulando un posto di blocco, ma senza alcun mezzo di servizio nelle vicinanze. Questo dettaglio ha insospettito alcuni passanti, che hanno segnalato la presenza dei “militari” alla polizia locale.
Denunciati
Gli agenti, giunti sul posto, hanno trovato i due giovani con mimetiche, giubbotto antiproiettile, visore notturno, elmetto e copie perfette di un fucile d’assalto M4 Colt e di una pistola Glock, strumenti usati rispettivamente dall’esercito americano e dalle forze dell’ordine italiane. A prima vista, le armi sembravano autentiche, inducendo i poliziotti a intervenire con cautela.
I ragazzi sono stati rapidamente identificati e accompagnati al Comando insieme al loro “armamentario”. Gli adolescenti, entrambi studenti delle scuole superiori, sono stati denunciati alla Procura per i minorenni di Venezia con l’accusa di minacce e usurpazione di pubbliche funzioni.