Un 2023 ricco di mostre - 4ª parte

Un calendario ricco di appuntamenti imperdibili

Dalle sculture ai fumetti, dalle fotografie ai dipinti fino alle installazioni

Un calendario ricco di appuntamenti imperdibili
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Prima dei grandi vernissage primaverili, sono diversi gli appuntamenti imperdibili che si andranno a concludere nelle prossime settimane.

"Recycling Beauty" alla Fondazione Prada di Milano

Un’inedita prospettiva sull'arte greca e romana è quella che viene proposta fino al 27 febbraio alla Fondazione Prada di Milano con la mostra "Recycling Beauty”. Infatti, la rassegna è dedicata al tema del riuso di cui l'arte antica è stata protagonista lungo il corso dei secoli fino all'età neoclassica e intende focalizzare l’attenzione proprio sul momento in cui il pezzo antico abbandona la propria condizione iniziale o di rovina e viene riattivato, acquistando nuovo senso e valore grazie al gesto del riuso. La mostra si sviluppa in due edifici della Fondazione, il Podium e la Cisterna. Nel primo un paesaggio di plinti bassi permette di percepire i pezzi esposti come un insieme, mentre nella Cisterna due sale della Cisterna sono dedicate alla riproduzione di una statua colossale di Costantino (IV sec. d.C.), una delle opere più importanti della scultura romana tardo-antica, esposta accanto ai frammenti della mano e del piede sinistro, abitualmente conservati nel cortile del Palazzo dei Conservatori a Roma.

Le immagini di Capa al Mudec di Milano

In occasione dei 110 anni dalla su nascita, il Mudec Photo rende omaggio al grande fotografo ungherese con la mostra "Robert Capa. Nella storia" che ne ripercorre i principali reportage di guerra e di viaggio che Capa realizzò durante vent’anni di carriera, anni che coincisero con i momenti cruciali della storia del Novecento.


Fino al 19 marzo vengono presentate oltre 80 stampe originali, alcune delle quali mai esposte prima in una mostra italiana, accompagnate da alcuni documenti d’epoca provenienti dalla collezione dell’agenzia Magnum Photos, da lui fondata nel 1947 insieme a Henri Cartier-Bresson. Attraverso sette sezioni e con un percorso diacronico vengono raccontati i più importanti reportage in bianco e nero realizzati da Robert Capa, dagli esordi a Berlino e Parigi (1932-1936) alla guerra civile spagnola (1936-1939), dall’invasione giapponese in Cina (1938) alla seconda guerra mondiale (1941-1945), dal reportage di viaggio in Unione Sovietica (1947) a quello sulla nascita di Israele (1948-1950), fino all’ultimo incarico come fotografo di guerra in Indocina (1954).

Alla Fabbrica del Vapore di Milano l’arte di Andy Warhol e i fumetti di Zerocalcare

Una mostra che ricostruisce tutti i periodi storici in cui l’artista è stato in grado di innovare la storia dell’arte del Novecento, cimentandosi in diversi ambiti, tra moda, musica e imprenditoria. E’ “Andy Warhol. La pubblicità della forma” aperta fino al 26 marzo alla Fabbrica del Vapore di Milano.

Si possono ammirare oltre 300 opere tra cui dipinti originali, serigrafie storiche, disegni, polaroids, fotografie e altri veri e propri cimeli, tra cui le cover originali disegnate e autografate da Warhol e la celebre Bmw M1 Gruppo 4 dipinta nel 1979, che partecipò nello stesso anno alla 24 Ore di Le Mans. La mostra spazia dagli anni ’50, che lo consacrano soprattutto come un fine e rispettato disegnatore, agli anni ’60, uno dei periodi più prolifici dell’artista, che diverrà un vero e proprio “commentatore sociale”, ritraendo icone (come la mitica Campbell’s Soup), fama (Liz Taylor e Marilyn Monroe) e disastri (dai volti di Jackie Kennedy segnati per il funerale del marito a un Car Crash degli anni ’70); dagli anni ’70, in cui diventa invece "The society artist", agli anni ’80, in cui, presentandosi al grande pubblico come il padre spirituale di una nuova generazione di artisti come Jean-Michel Basquiat e Keith Haring, realizza nuovi simbolismi, sperimentazioni e omaggi al passato.
Negli spazi della Fabbrica del Vapore fino al 23 aprile è presente anche la mostra “Zerocalcare. Dopo il botto” (fino al 23 aprile 2023) con i disegni del fumettista italiano Michele Rech, in arte Zerocalcare. Oltre 500 tavole originali, video, bozzetti, illustrazioni e un’opera site specific, che raccontano la frammentazione sociale all'indomani della pandemia; l'accrescimento delle paure all'epoca di una crisi globale e di un conflitto nel cuore dell'Europa; il forzato isolamento e la solitudine che hanno inevitabilmente generato disgregazione e causato la perdita di contatto con la realtà; la politica e le resistenze.

Salvador Dalì alla Palazzina di Caccia di Stupinigi (TO)

Ci sono ancora pochi giorni per visitare la mostra “Salvador Dalì – The Exhibition” ospitata nelle antiche cucine della Palazzina di Caccia di Stupinigi.

 

Fino al 19 febbraio si possono ammirare le opere più popolari di Dalì, i diversi aspetti della sua produzione artistica: sculture monumentali, bronzi, libri illustrati e oggetti in vetro di un artista poliedrico nel vero senso della parola. Indiscusso Maestro del Surrealismo, non si limitò mai alla mera produzione di quadri o di opere d’arte bidimensionali. Vetro-cristallo, mobili, gioielli e soprattutto sculture in bronzo: la sua arte scaturiva da qualsiasi strumento avesse a disposizione.

Frida Kahlo al Mastio della Cittadella di Torino

Fino al 26 febbraio a Torino, al Mastio della Cittadella, si possono ammirare le opere di Frida Kahlo nella mostra “Il Caos Dentro” a lei dedicata.

Si tratta di un percorso sensoriale che, con il supporto della tecnologia, dà l’opportunità di osservare da vicino la vita e le opere di Frida, il suo rapporto con il marito Diego Rivera, la sua quotidianità e gli elementi della cultura popolare tanto cari alla pittrice messicana. Oltre alle opere d’arte proposte in formato Modlight, la Collezione presenta anche centinaia di fotografie personali, ritratti d’autore, lettere, pagine di diario, abiti e gioielli ispirati all’artista, per un viaggio a 360 gradi nell’universo di Frida.

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