Oggi la Giornata mondiale senza tabacco: 1 italiano su 4 è un fumatore incallito
La lotta al tabagismo in Italia si basa su tre elementi principali: proteggere i non fumatori dalle emissioni, prevenire l'iniziazione al fumo e sostenere la cessazione.
Ogni anno, il 31 maggio, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) celebra la Giornata Mondiale senza Tabacco (World No Tobacco Day 2024). L'obiettivo è mettere in luce i pericoli del tabacco per la salute e promuovere politiche efficaci per ridurne il consumo. Il tema per il 2024 si concentra sulla protezione di bambini e ragazzi, sensibilizzando anche sui rischi delle strategie di marketing delle industrie del tabacco. La campagna dell'OMS 2024 ha il messaggio "Protecting children from tobacco industry interference" (Proteggere i bambini dalle interferenze dell'industria del tabacco), con una strategia social mirata ai giovani e diffusa attraverso i giovani stessi.
Dati sul consumo di tabacco
Il tabacco, sia fumato che non fumato, è una delle principali cause di malattie e morti prevenibili, rappresentando un rischio significativo per malattie non trasmissibili come cancro, malattie polmonari e cardiache. Ogni anno, oltre 8 milioni di persone muoiono a causa del tabacco, mentre l'esposizione al fumo passivo provoca circa 1,2 milioni di morti. Il tabacco è responsabile di più decessi di alcol, AIDS, droghe, incidenti stradali, omicidi e suicidi combinati. È causa di almeno 25 malattie, tra cui broncopneumopatie croniche ostruttive, cancro al polmone e altre forme di cancro, malattie cardiache e vascolari.
Secondo dati del 2022, nel mondo ci sono almeno 37 milioni di giovani tra i 13 e i 15 anni che usano tabacco. Nella Regione Europea dell’OMS, l'11,5% dei ragazzi e il 10,1% delle ragazze di questa fascia di età consumano tabacco, pari a circa 4 milioni.
In Italia, il tabacco è responsabile di oltre 93.000 morti annuali, con costi diretti e indiretti che superano i 26 miliardi di euro. La maggioranza degli adulti tra i 18 e i 69 anni non fuma (59%) o ha smesso di fumare (17%), ma un italiano su quattro è ancora un fumatore (24%).
Questa percentuale cresce tra i giovani: il 30,2% usa almeno un prodotto tra sigaretta tradizionale, tabacco riscaldato o sigaretta elettronica, e sempre in questa fascia di età raddoppia il policonsumo, ovvero l'utilizzo contemporaneo di diversi prodotti, che si attesta al 62,4%, rispetto a un precedente 38,7%.
Le ricerche registrano anche un calo netto del numero dei centri antifumo.
"Negli ultimi 15 anni la percentuale di fumatori si è ridotta, ma troppo lentamente. Erano il 30% nel 2008, adesso si attestano al 24% - evidenzia il presidente dell'Iss Rocco Bellantone -. Questo processo va accelerato puntando sulla prevenzione, che deve partire dalle scuole. Sono infatti proprio le scuole uno dei luoghi principali in cui costruire una socialità tra i bambini e ragazzi che punti a promuovere stili di vita sani, come l'abitudine a non fumare".
Nuovi scenari
L'introduzione di nuovi prodotti a base di nicotina, come le sigarette elettroniche e i prodotti del tabacco di nuova generazione, ha creato nuove sfide per la salute pubblica. Questi prodotti sono sempre più popolari tra i giovani, con il 5,2% delle persone tra i 18 e 24 anni che li utilizzano, e una prevalenza maggiore tra le ragazze (7%) rispetto ai ragazzi (3,6%).
Strategie di prevenzione
La lotta al tabagismo in Italia si basa su tre elementi principali: proteggere i non fumatori dalle emissioni, prevenire l'iniziazione al fumo e sostenere la cessazione. Questa strategia include politiche intersettoriali, interventi normativi, promozione della salute e prevenzione, sviluppo di metodologie e farmaci per favorire la cessazione.
A livello nazionale e regionale, sono stati fatti progressi significativi, ma rimane molto da fare per garantire che la tutela della salute prevalga sugli interessi dell'industria del tabacco, come stabilito dall'Articolo 32 della Costituzione italiana.
Azioni di sensibilizzazione
Il Programma nazionale Guadagnare Salute e il Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 includono la prevenzione del tabagismo, con un approccio che coinvolge amministrazioni centrali, regionali e locali.
Il Telefono Verde contro il Fumo (800 554088) è un servizio nazionale anonimo e gratuito, promosso dall'Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell’Istituto Superiore di Sanità. Attivo dal 2003, ha gestito circa 111.000 chiamate in 20 anni, offrendo consulenza sulle problematiche legate al tabagismo.