Giornata nazionale degli alberi, la ricorrenza il 21 novembre

Giornata nazionale degli alberi, la ricorrenza il 21 novembre
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Oggi 21 novembre si celebra la Giornata Nazionale degli alberi. Una ricorrenza istituita grazie all’entrata in vigore della legge n. 10 del 14 gennaio 2013, che impone, tra le altre cose, l’obbligo ai Comuni sopra i 15.000 abitanti di piantare un albero per ogni nuova nascita registrata dal 16 febbraio 2013. La norma prevede, inoltre, che i sopracitati comuni individuino un’area sul proprio territorio da destinare a forestazione urbana, con l’uso di piante autoctone, e che la messa a dimora forestale avvenga entro sei mesi dalla iscrizione all’anagrafe.

L'importanza della Giornata nazionale degli alberi e le iniziative

La giornata di rinascita e impegno nei confronti del futuro ha l'obiettivo di perseguire, attraverso la valorizzazione dell'ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo, l'attuazione del protocollo di Kyoto e le politiche di riduzione delle emissioni, la prevenzione del dissesto idrogeologico e la protezione del suolo, il miglioramento della qualità dell'aria, la valorizzazione delle tradizioni legate all'albero nella cultura italiana e la vivibilità degli insediamenti urbani.

Un unico obiettivo dunque, quello di valorizzare l’importanza del patrimonio arboreo, non solo costituito da boschi e foreste ma soprattutto relativo agli spazi verdi urbani. Il che porterebbe contemporaneamente ad un miglioramento delle condizioni attuali nelle quali il pianeta versa.

In Italia sono molti i comuni che celebrano la giornata con eventi di piantumazione, passeggiate nel verde, laboratori creativi, e incontri. Ad esempio, dal 18 al 21 novembre sono tante le iniziative che vengono messe annualmente in atto in varie parti del nostro Paese. Basti pensare alla "Passeggiata botanica con sketching nel Parco di Miramare" di domenica 20. O ancora, alla "Festa dell’Albero: Music4thePlanet!" di Staranzano sabato 19. Oppure, alle innumerevoli attività educative previste in questi giorni all'interno dei circuiti scolastici d'infanzia e di istruzione Primaria.

Insomma, in un periodo di estrema emergenza e crisi climatica, risulta fondamentale tenere a mente quanto sia grande lo sforzo necessario ad ottenere un reale cambiamento. 

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