Emmanuele Tardino: "Saluto Can Yaman e abbraccio Emmanuele"| Intervista

Emmanuele Tardino: "Saluto Can Yaman e abbraccio Emmanuele"| Intervista
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Da oggi in poi non mi presenterò più come il sosia di Can Yaman, ma semplicemente come Emmanuele Tardino. Voglio che la gente mi conosca per le mie capacità, senza più vivere all’ombra di qualcun altro”. Reduce dall’esperienza a Casa Sanremo, l’influencer e modello Emmanuele Tardino racconta senza filtri il momento di grandi cambiamenti che sta attraversando.

Dalla Sicilia si è trasferito a Roma per studiare recitazione. Com’è stato l’impatto con la grande città?

Il cambiamento è stato radicale: vengo da un piccolo paesino della Sicilia, vivevo con i miei, avevo un’attività. Ho deciso di cambiare vita, abbandonare le poche sicurezze che avevo per inseguire un grande sogno: le responsabilità sono tante e quello che mi sono scelto è un mestiere difficile che comporta dei sacrifici.

Il più grande?

Sto facendo i conti con la solitudine. E’ difficile stare lontano dalla famiglia e dagli amici. La famiglia, il loro sostegno, per me è fondamentale in questo percorso. Avere qualcuno accanto, in certe situazioni, rende tutto più semplice.

Emmanuele Tardino

Il presentarti come “sosia italiano di Can Yaman”, ha attirato verso di te molte feroci critiche.

Io a certi commenti non ho mai risposto, sarebbe tempo sprecato. Ho capito che spesso la gente è invidiosa, e quando può tende sempre a metterti i bastoni tra le ruote. Il segreto è tirare dritto per la propria strada: il tempo darà tutte le risposte e magari qualcuno si ricrederà, dispiaciuto per averti giudicato male e superficialmente. A me è successo.

E ora, cos’altro succederà?

Si dice che ognuno di noi raccoglie ciò che semina. Ed io sono felice, perché in questo periodo sto raccogliendo i frutti di una semina lunghissima. Arriveranno grandi soddisfazioni: un format televisivo nuovo di zecca mi vedrà tra i protagonist8i e in ballo c’è anche una importante esperienza cinematografica.

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