Un "Manuale contro le molestie" alla vigilia della prossima adunata degli Alpini a Udine
L'evento è sorvegliato speciale dopo le accuse di molestie piovute sulle Penne Nere lo scorso anno
Alla vigilia dell'adunata annuale degli Alpini, lo storico corpo gioca d'anticipo per evitare che il copione di Rimini 2022 - reunion nazionale finita nel mirino di associazioni femministe e opinione pubblica a seguito di diverse testimonianze di donne che hanno raccontato di aver ricevuto presunte attenzioni e parole sgradite (configurabili come molestie) - si ripeta.
Ed è così che le Penne Nere tentano di correre ai ripari pubblicando un Manifesto culturale e un Manuale di consapevolezza contro le molestie.
Nuova adunata nazionale degli Alpini: il manuale anti molestia
Migliaia di alpini si preparano ad arrivare a Udine per l’adunata numero 94 della storia: 450 mila presenze previste e 90 mila alpini in sfilata domenica 14 maggio 2023. La folla, già dalla giornata di giovedì, riempirà strade, piazze e locali della cittadina friulana.
Ma l’evento sarà anche "sorvegliato speciale" dopo le polemiche di Rimini 2022, in cui sono piovute accuse per le presunte molestie contro le donne che hanno raccontato diversi episodi in cui si sono sentite aggredite verbalmente e fisicamente, dalle attenzioni di alcuni partecipanti. L’associazione femminista Non Una Di Meno aveva raccolto diverse testimonianze.
Atteggiamenti maschilisti che, agevolati da qualche bicchiere di troppo, documentati anche dai video girati da Saverio Tommasi per Fanpage.
Si gioca d'anticipo
Gioca quindi d'anticipo il presidente dell’Ana, il trevigiano Sebastiano Favero:
"Gli alpini hanno fatto del rispetto, della solidarietà e del volontariato la propria missione, a disposizione delle comunità. Quest’anno abbiamo voluto divulgare un “manifesto contro le molestie”, rivolto non solo agli alpini ma a chiunque parteciperà alla nostra adunata. Il problema esiste, serve un cambiamento culturale profondo. E ci raccomandiamo che tutti mantengano un atteggiamento rispettoso".
La stesura del vademecum si è avvalsa della collaborazione di associazioni femminili:
Vengono condannati atteggiamenti come "giudicare chi subisce, minimizzare e girarsi dall’altra parte", si sottolinea che "la società non tollera più battute e gesti a sfondo sessuale". Nel Manifesto, consultabile qui, si trovano questi sei punti principali.
- L’uguaglianza piena tra uomo e donna è la vera base di una cultura del rispetto.
- Le molestie sono apprezzamenti di natura sessuale rivolti in modo esplicito, volgare e talvolta minaccioso a una persona incontrata per strada o in un luogo pubblico. Non sono atti di goliardia.
- Le molestie verbali sono comportamenti intollerabili in qualsiasi contesto e situazione.
- La società non tollera più le battute e i gesti a sfondo sessuale. Vogliamo insieme impegnarci a superare questi comportamenti inopportuni.
- Essere #controlemolestie significa non restare indifferenti. Fai qualcosa.
- Minimizzare, giudicare chi subisce, girarsi dall’altra parte sono reazioni sbagliate e non giustificabili.
Così, gli Alpini hanno deciso di condannare formalmente certi atteggiamenti, facendosi promotori di "un cambiamento culturale che passi in primo luogo attraverso l’esempio".
E ancora:
"Da parte nostra ci sarà la massima attenzione affinché non si verifichino problemi di alcun tipo – chiude Lino Rizzi, padovano, vicepresidente dell’Ana -. È un evento di gioia e festa".
Non resta che attendere i prossimi giorni e vedere se il manuale ha sortito l'effetto desiderato.