Vicenda da brividi

Il kit del suicidio venduto in Italia: è caccia a chi lo ha acquistato (e una donna l'ha già usato)

Sarebbero altre otto le persone che lo hanno acquistato da un sedicente chef canadese che è stato arrestato: è corsa contro il tempo per trovarle

Il kit del suicidio venduto in Italia: è caccia a chi lo ha acquistato (e una donna l'ha già usato)
Pubblicato:

Una vicenda inquietante anche solo a sentirla raccontare. Nove persone in Italia hanno acquistato su Internet  un kit del suicidio a base di nitrito di sodio venduto dal Canada. E una donna lo ha già utilizzato togliendosi la vita. E' "caccia aperta" agli altri otto che lo hanno acquistato.

Cosa è il kit del suicidio a base di nitrito di sodio

Una storia che mette i brividi e che parte dall'arresto da parte della polizia di Peel di tale Kenneth Law, 57enne  sedicente chef canadese, che avrebbe spedito il kit a base di nitrito di sodio da un ufficio postale di Toronto. Dopo l'arresto Law avrebbe ammesso di aver spedito il suo kit a centinaia di inglesi con tendenze suicide. Quattro al momento sarebbero le morti sospette nel Regno Unito, tra cui quella di un ragazzo di 22 anni.  E nove kit sarebbero stati venduti anche nel nostro Paese sotto forma di "maschere facciali".

Il nitrito di sodio è una sostanza bianca e cristallina usata come additivo alimentare e che si trova comunemente nelle carni lavorate. Il consumo intenzionale di determinate quantità può ridurre i livelli di ossigeno, compromettere la respirazione e provocare dunque la morte.

Una donna lo ha già usato, caccia agli altri otto acquirenti

Secondo le informazioni diffuse dall'Interpol canadese, sarebbero nove le persone che hanno acquistato il kit in Italia. La polizia regionale di Peel he invitato a segnalare alle autorità i pacchi ricevuti tramite acquisti online provenienti dalle seguenti aziende:

  • Imtime Cuisine
  • AmbuCA
  • Academic/ACademic
  • Escape Mode/ escMode
  • ICemac.

A farne uso sarebbe stata una donna di 63 anni residente in Valsugana, deceduta nonostante la chiamata disperata dei familiari al 118 e un tentativo di ricovero in ospedale.

E' corsa contro il tempo, invece, per riuscire a risalire agli altri otto acquirenti - sparsi in varie zone d'Italia - per evitare che utilizzino il kit letale.

Il trentenne vicentino che dava consigli su come suicidarsi

Per trovare un caso che risulta per certi versi simile non dobbiamo fare molta strada. A novembre 2022 a Vicenza è stato scoperto un trentenne che su Internet - con un nickname fasullo - dava consigli su come togliersi la vita. Una ragazzina di 14 anni stava per seguire le sue "indicazioni", ma per fortuna è stata fermata in tempo.

Matteo Cecconi, 18 anni, di Bassano, invece si era tolto la vita durante il lockdown, mentre era collegato con i suoi compagni di classe a una lezione in dad, ingerendo proprio il nitrito di sodio, acquistato online. Sotto la lente era finito un sito, "Sanctioned Suicide", poi oscurato, in cui giovanissimi si scambiavano consigli e si davano man forte gli uni con gli altri.

Un altro ragazzo di Latina  aveva seguito la stessa fatale strada. Si chiamava Fabio Perillo, si era versato dell'acqua in un bicchiere e poi aveva sciolto il salnitro.

Seguici sui nostri canali