Carbonara: storia e curiosità di un piatto tipico della cucina italiana
Ci sono piatti che, per noi italiani, rappresentano un vero e proprio patrimonio culturale, non meno del Colosseo o del Ponte Vecchio. Capolavori gastronomici la cui preparazione vede il perfetto connubio tra arte, storia e gusto, naturalmente.
Uno di questi è la carbonara, le cui origini si perdono tra leggenda e realtà, come dimostrano le news passate alle cronache sulla cosiddetta versione americana: la prima, stando a quanto sostenuto da fonti autorevoli, a venire pubblicata.
In questo articolo vi raccontiamo alcune curiosità su un piatto che non smette di entusiasmare e che rappresenta una certezza in cucina, quando non si sa cosa portare in tavola. Accanto alla ricetta tradizionale non mancano le varianti carbonara interessanti, che permettono di giocare sul formato degli spaghetti e della pasta come sugli ingredienti, tra declinazioni marine e vegetariane. Tutte interessanti e capaci di stupire, non meno della versione originale.
L’origine della Carbonara, tra storia e leggenda
Una delle leggende che ruotano intorno alla carbonara – e la leggenda si perde spesso nel mito, nella fantasia – è quella che vede al centro dei pastori o carbonai che preparano questa misteriosa ricetta: degli spaghetti con uova, guanciale e pecorino. Una trattazione affascinante, ma che non trova riscontro a livello storico.
La prima associazione tra uovo e pasta è da rintracciare nei ricettari napoletani, in particolare in quello del cuoco Vincenzo Corrado del 1773 e in quello di Francesco Palma nel 1881; non sono però formulazioni simili alla carbonara.
Manca infatti il guanciale, il quale compare soltanto nel 1949 all’interno del volume di Ada Boni Il piccolo talismano della felicità. Non c’è però l’uovo.
Chi ha creato la carbonara, quindi? Il termine compare per la prima volta in un film e trova un valido antenato nella pasta alla gricia, denominazione anche questa introdotta successivamente.
Parliamo della pellicola del 1951 Cameriera bella presenza offresi… per la regia di Giorgio Pàstina e un cast di eccezione: Eduardo De Filippo, Giulietta Masina, Alberto Sordi ed Elsa Merlini. Quest’ultima interpreta una cameriera in cerca di lavoro a cui viene domandato se sa fare gli spaghetti alla carbonara, domanda a cui risponde di no.
La ricetta della carbonara viene pubblicata in maniera ufficiale negli USA da Patricia Bronte nel 1952, che si trova a recensire il ristorante “Armando’s”. La preparazione descritta non lascia dubbi.
Per la prima pubblicazione gastronomica italiana dobbiamo invece attendere il 1954, sulla rivista La cucina italiana. L’elezione a ricetta tipica nazionale avviene con il ricettario di Luigi Carnacina pubblicato nel 1960 il cui titolo è La grande cucina.
Ma quali sono, dunque, le origini della carbonara? Si tratta, stando alle testimonianze storiche, di un piatto che vede il mix di cultura italiana e statunitense, come dimostra la combinazione delle uova con il guanciale (il bacon) e il formaggio.
Il nome più accreditato per l’invenzione è quello del cuoco bolognese Renato Gualandi, che avrebbe realizzato la carbonara in occasione di un incontro tra Ottava Armata inglese e Quinta Armata americana, avvenuto il 22 settembre 1944.
Ma come mai, allora, il legame con la città di Roma? Perché Gualandi ha lavorato successivamente a Roma come cuoco al seguito delle truppe alleate, questo tra il 1944 e il 1945.
Ecco, quindi, messi insieme i pezzi delle vicende che ruotano intorno alla carbonara. Un piatto che si presta a mille innovazioni ed è buono sempre.