La sorella lo aspettava per il pranzo di Pasqua: morto in bici il primo italiano campione mondiale di mountain bike
Un malore, poi la caduta fatale
Pasqua tragica nella Bergamasca. A Camerata Cornello, in Val Brembana, l'ex ciclista professionista Dario Acquaroli, 48enne di San Pellegrino Terme, è stato trovato senza vita.
A dare l'allarme, intorno alle 13.15, alcuni passanti, che hanno trovato il corpo privo di coscienza di Acquaroli al fianco della sua bici lungo la mulattiera che da Cespedosio porta in paese.
Un malore, poi la caduta fatale
La centrale di Soreu delle Alpi ha attivato il Soccorso alpino, competente per territorio, e l’elisoccorso di Como di Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza). Sono partite anche le squadre territoriali del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, con ben tredici tecnici, a supporto dell’équipe dell’elisoccorso. Purtroppo il medico ha dovuto constatare il decesso dell’uomo.
Ancora non è chiara la causa del decesso, ma secondo le prime informazioni il 48enne avrebbe accusato un malore a causa del quale è caduto e avrebbe sbattuto violentemente la testa per terra.
Una carriera di successi
Nato il 10 marzo 1975 a San Giovanni Bianco, Acquaroli è stato uno dei più forti specialisti italiani di sempre nella mountain bike: ha corso 19 Mondiali con la Nazionale italiana, vincendo due titoli europei (1992 e 1993) e due mondiali (1993 e 1996), oltre a cinque titoli italiani (1992, 1993, 1996, 2000 e 2005). In carriera ha corso con tre diversi team: Bianchi, Full-Dynamix e Sintesi Larm. Recentemente era stato marketing manager per il team Merida.