Il racconto della vittima

Ragazza di 21 anni violentata in pieno giorno sul treno Milano-Bergamo

E' successo nella mattinata di ieri, mercoledì 5 aprile 2023: "I dieci minuti peggiori della mia vita". Ora è caccia all'uomo

Ragazza di 21 anni violentata in pieno giorno sul treno Milano-Bergamo
Pubblicato:
Aggiornato:

Una violenza avvenuta in pieno giorno. E' questo quello che ha raccontato alla polizia una ragazza di soli 21 anni, originaria della Toscana, mentre si trovava a bordo di un treno Milano-Bergamo. Da sola nel vagone è stata raggiunta da un uomo a cui aveva chiesto precedentemente indicazioni. E' stato a quel punto che si è verificata la brutale aggressione.

21enne violentata sul treno Milano-Bergamo in pieno giorno

Un vero incubo, durato per dieci lunghissimi minuti, senza nessuno che potesse intervenire per darle un aiuto. A raccontarlo, per filo e per segno, è stata proprio la vittima, raggiunta dopo l'aggressione dagli agenti della polizia ferroviaria che ora sono alla ricerca dell'uomo che l'ha brutalmente violentata. In pieno giorno, sul vagone di un treno desolato.

Come raccontato da Prima Bergamo, è la storia dell'ennesimo drammatico sopruso verso una donna quella avvenuta nella mattinata di ieri, mercoledì 5 aprile 2023, sul convoglio ferroviario Milano-Bergamo. Vittima della violenza una ragazza di soli 21 anni.

Questa è stata la ricostruzione dei fatti da parte della giovane. In viaggio sul treno 24531 da Varese, la 21enne, dovendo raggiungere il suo fidanzato a Bergamo per recuperare una borsa che aveva lasciato da lui, è scesa a Milano e ha chiesto indicazioni per arrivare alla città bergamasca.

Qui è stata "aiutata" da un uomo, incrociato nel sottopasso, che le ha detto di prendere il treno delle 10,26 in partenza dal Passante di Milano Porta Garibaldi. Una volta salita su quel convoglio, quell'uomo, descritto dalla vittima come sulla quarantina, ha fatto lo stesso.

In uno scompartimento completamente deserto, si è consumata la tragica violenza.

Il racconto della vittima

La 21enne se lo è ritrovato improvvisamente davanti. La ragazza, agli agenti della polfer, ha raccontato che il suo aguzzino, un uomo sulla quarantina, di carnagione scura, pare di origini sudamericane, l'ha afferrata, tirandola verso di sé e facendola sedere sui sedili del treno.

Immobilizzata tra il sedile e il finestrino, la 21enne è stata brutalmente violentata per dieci lunghissimi minuti. I peggiori della sua vita, ha dichiarato.

"Ha iniziato a baciarmi in bocca e sul collo, mi sono sentita le mani addosso dappertutto. Per lo shock ho perso conoscenza".

Dal suo racconto è emerso che poco prima dell'abuso subito, nello stesso vagone si trovava un'altra persona che, accortosi di cosa stava per accadere, è scappato senza darle neanche una mano.

Quando si è risvegliata, ha raccontato, ha urlato fortissimo, riuscendo persino a tirare un pugno al mento del suo aggressore. Divincolatasi dalla sua morsa, è scappata in un altro vagone, riuscendo a incrociare il controllore a cui ha chiesto un aiuto disperato. I due sono arrivati quindi in cima al treno dove si trovavano gli agenti della polfer.

"Quando ho ripreso conoscenza – ha raccontato - ho urlato più forte che potevo e gli ho sferrato un colpo sotto il mento. Sono scappata finché ho trovato il controllore e con lui siamo corsi fino in cima al treno dove c’era la polizia. Mi ha salvato l’istinto di sopravvivenza"

Una volta fatta chiarezza su quanto le era accaduto, purtroppo, l'uomo che l'aveva precedentemente violentata è riuscito a dileguarsi, facendo perdere le sue tracce tra le fermate Porta Vittoria e Forlanini.

Ora è caccia all'uomo

La 21enne, dopo l'aggressione subita, è stata accompagnata all'ospedale di Treviglio in codice giallo per essere sottoposta agli accertamenti del caso: la vittima ha riportato lesioni al collo e ai polsi.

"Sono vestita di nero, indosso dei pantaloni larghi, un cappotto lungo e degli anfibi. Si dice che a venire violentate siano donne o ragazze che indossano minigonne o vestiti succinti. Come se la cercassero e avessero una qualche responsabilità. Invece, non è così"

Immediatamente è partita la caccia all'uomo per cercare di risalire all'identità della persona che l'ha brutalmente violentata. Per raggiungere questo scopo, sono stati effettuati anche tamponi sulla 21enne per tentare di recuperare in tutti i modi il Dna dell'aggressore. Un aiuto decisivo potrebbe però arrivare dalle telecamere di videosorveglianza installate a Garibaldi e a Lancetti, che potrebbero aver ripreso il volto dell'aggressore in fuga.

Si offre di aiutarla, ma poi la violenta: arrestato 37enne

La drammatica vicenda sul treno Milano-Bergamo di ieri ha fatto seguito ad un altro brutale episodio di violenza accaduto nel capoluogo lombardo qualche giorno prima. Come raccontato da Prima Milano, infatti, un 37enne è stato arrestato per violenza sessuale nei confronti di una ragazza.

La giovane ha denunciato il sopruso subito nel pomeriggio di sabato, 1° aprile 2023, facendo sapere di ciò che le era accaduto la notte precedente. La ragazza ha spiegato di essere stata violentata da uno sconosciuto all'esterno di un locale.

La ragazza era senza telefono cellulare e aveva perso di vista i propri amici quando l’uomo, offrendole la propria assistenza, dopo aver guadagnato la fiducia della vittima, l’ha condotta in un luogo appartato dove aveva già predisposto un giaciglio di fortuna e, dopo averla minacciata anche con un coccio di bottiglia, l’ha costretta a subire atti sessuali.

Le indagini sono state avviate nell'immediatezza dei fatti, con un lavoro congiunto a opera dei poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e della Sezione specializzata contro i reati a sfondo sessuale della Squadra Mobile di Milano, attraverso l’analisi delle immagini acquisite dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, l’escussione di alcuni testimoni e i rilievi tecnici effettuati dalla polizia scientifica.

Parallelamente, oltre all’attività di indagine, sono state anche avviate le ricerche del presunto autore, individuato in un cittadino marocchino senza fissa dimora, rintracciato poi dalla polizia nei pressi del luogo della violenza sessuale. Il 37enne, dopo essere stato accompagnato in Questura, è stato arrestato e portato al carcere di San Vittore in attesa della convalida.

Seguici sui nostri canali