Cambio di rotta

Addio Spid, ci siamo: cosa cambia con la Carta d'identità elettronica (Cie)

Lo utilizzano oltre 33 milioni di italiani, che ora dovranno cambiare. Tutte le novità introdotte sulla Cie

Addio Spid, ci siamo: cosa cambia con la Carta d'identità elettronica (Cie)
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Avete imparato a usare lo Spid? Vi trovate bene? Avete speso tempo ed energia a spiegarlo a un parente anziano? Mettetevi il cuore in pace, è stata tutta fatica sprecata. Sì, perché l'addio allo Spid è sempre più vicino.

Spid verso la chiusura

D'altronde il Governo ha già fatto la sua scelta e lo ha già fatto chiaramente intendere. Il sottosegretario all'Innovazione Alessio Butti, infatti, già qualche mese fa aveva spiegato la strategia:

"Lo Stato deve essere l’unico a poter disporre ed erogare certificati di identità anche digitali, mentre Spid usa identity provider privati”.

Proprio le concessioni ai privati sono state oggetto di una recente proroga del sistema sino ad aprile 2023, ma ora sembra proprio che per lo Spid inizieranno le pratiche di "spegnimento".

Cosa succede con la Cie (Carta d'identità elettronica)

Anche l'Unione Europea spinge per privilegiare la Cie, che ha un livello di sicurezza più alto. Intanto, in attesa della "sostituzione", il Ministero inizia ad ampliare i "poteri" della Carta d'identità elettronica. Sul sito cartaidentita.interno.gov.it, infatti, proprio in questi giorni sono state pubblicate tutte le novità in merito.

La novità principale è che saranno sufficienti le credenziali di livello 1 e 2, associate alla propria carta di identità elettronica, per accedere in modo più semplice e veloce ai servizi online della Pubblica amministrazione e a quelli dei privati dotati del pulsante "Entra con Cie”. Sino a oggi, invece, per accedere ai servizi della Pubblica amministrazione era necessario il livello 3, per il quale è però richiesta la presenza di un lettore di smart card per il computer o di uno smartphone dotato di tecnologia Nfc

Cosa è la Cie e come attivarla

Tutti i cittadini italiani possono richiedere la Carta di identità elettronica in qualsiasi momento e nei seguenti casi:

  • possesso di una carta di identità cartacea,
  • furto, smarrimento o deterioramento del proprio documento d’identità,
  • possesso di una Carta di Identità Elettronica di I e II generazione (emesse prima del 4 luglio 2016).

Per richiederla è sufficiente fare domanda presso il proprio Comune di residenza o domicilio oppure, nel caso di cittadini italiani residenti all’estero, presso il proprio consolato di competenza.

La validità della Cie varia a seconda dell’età del titolare al momento della richiesta del documento:

  • 3 anni dalla data di emissione per i minori che hanno meno di 3 anni di età;
  • 5 anni dalla data di emissione per i minori con un’età compresa tra i 3 e i 18 anni;
  • 9 anni più i giorni intercorrenti fra la data della richiesta e la data di nascita per tutti gli altri.

Il rilascio ha un costo fisso di 16,79 euro. Il costo può essere maggiore in alcuni Comuni che prevedono specifici costi di segreteria e diritti fissi.

Se non ho la Cie come faccio ad accedere ai servizi digitali?

Ma chi ha finora utilizzato lo Spid (e stiamo parlando di oltre 32 milioni di italiani), come potrà fare quando il sistema andrà "pensionato" a vantaggio della Cie? Innanzitutto bisognerà richiederla. Poi, in attesa di ricevere il documento, basterà digitare il codice Puk e il numero di serie della Cie consegnati dal comune in fase di richiesta della carta.

Per accedere ai siti della Pubblica amministrazione, inoltre, bisogna prima attivare la Cie tramite la procedura online. Basta aver fatto la richiesta di emissione della Carta d’identità elettronica e aver fornito i propri contatti

Spid: breve storia

Va dunque verso la "pensione" un servizio - il Sistema Pubblico di Identità Digitale (Spid) - che all'inizio aveva procurato qualche difficoltà, ma che poi si era rivelato funzionare piuttosto bene. Introdotto nel 2014 per la  necessità di semplificare l'accesso ai numerosi servizi digitali per il cittadino, la sua diffusione però è diventata massiccia con il Governo Conte, soprattutto grazie ai numerosi bonus ai quali si poteva accedere soltanto grazie all'identità digitale.

Caratteristica di Spid è la presenza di nove gestori che forniscono le identità digitali e gestiscono l’autenticazione degli utenti: Aruba Pec, In.Te.Sa, InfoCert, Lepida, Namirial, Poste italiane, Register, Sielte e TI Trust Technologies. I cittadini possono scegliere a chi rivolgersi e, attraverso Spid, usando sempre la stessa password e lo stesso nome utente, accedere con qualsiasi dispositivo ai servizi abilitati.

A oggi le identità Spid sono circa 33,3 milioni, mentre gli italiani con Carta d'identità elettronica sono 31,3 milioni. I due sistemi però hanno caratteristiche differenti, soprattutto a livello di standard di sicurezza (l'Europa ha fissato l'identità digitale continentale per il 2025).

 

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