Cibo sintetico: vietata la commercializzazione in Italia
Esultanza di Coldiretti. Critiche da +Europa: "Proibizionismo al posto che fare ricerca, inquinare e uccidere meno"
Cibo sintetico sì o no? Il Governo Meloni non ha dubbi e cala la scure con un disegno di legge, approvato dal Cdm, che dispone multe salatissime per produttori e commercianti. Esultanza di Coldiretti che da mesi aveva dichiarato guerra aperta a questa nuova concezione alimentare.
Cibi sintetici: stop del Governo alla commercializzazione in Italia
Stop alla produzione e commercializzazione di cibi sintetici con tanto di multe fino a 60mila euro. Questo è il disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri. Il Governo ha così dato il via libera al divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti o mangimi costituiti isolati o prodotti a partire da colture cellulari o da tessuti derivanti da animali vertebrati. Le norme intendono tutelare la salute e il patrimonio agroalimentare, ha spiegato il Ministro dell'Agricoltura e Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, promotore del testo che mette al bando il cibo artificiale.
Esultanza di Coldiretti
Esulta la Coldiretti, l'associazione degli agricoltori da tempo impegnata nella campagna promossa per dire no alla produzione di alimenti riprodotti. I rappresentanti festeggiano con la premier Giorgia Meloni davanti a Palazzo Chigi, la premier ha precisato:
"Il tentativo di evitare il rischio che alcune scelte domani possano tradursi in una discriminazione tra chi può avere di più e chi può avere di meno".
E se a novembre la Food and Drug Administration degli Stati Uniti aveva dato il via libera alla commercializzazione dei bocconcini di pollo riprodotti artificialmente, puntando sulla sostenibilità ecologica, oggi non ci sono studi scientifici sugli effetti dei cibi sintetici, ha dichiarato il Ministro della Salute Orazio Schillaci.
Per Ettore Prandini, della Coldiretti, c'è una strategia delle multinazionali nel produrre questi cibi. Fra le voci di dissenso, c'è quella del Segretario di Europa +, Riccardo Magi:
"Il Governo continua con il suo proibizionismo sconsiderato, invece di fare ricerca e sviluppare una tecnologia che potrebbe permettere di inquinare e uccidere di meno".
"Una decisione arrivata anche grazie alla petizione contro il cibo sintetico voluta da Coldiretti che, nella sola provincia di Pavia, ha raccolto oltre 3 mila firme. Ringraziamo il Governo per avere accolto il nostro appello a fermare una pericolosa deriva – commenta Stefano Greppi, Presidente di Coldiretti Pavia – che mette a rischio il futuro della cultura alimentare italiana, delle campagne e dei pascoli e dell’intera filiera del cibo made in Italy che complessivamente vale 580 miliardi di euro, con il cibo che è diventato la prima ricchezza dell’Italia nonostante le difficoltà generate dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina”.
Sempre secondo Coldiretti vi sarebbe una forte opposizione manifestata dei cittadini ai cibi artificiali, bocciati senza appelli dall’84% degli italiani secondo l’indagine Coldiretti/Censis.
A proposito di petizioni, anche Coldiretti Torino esulta: sono 10.845 le firme raccolte nel Torinese fra i clienti dei mercati contadini di Campagna Amica, agricoltori, cittadini intercettati dai banchetti organizzati in occasione di eventi pubblici e fiere contro il cibo sintetico. Hanno firmato anche 130 amministratori locali insieme ai vescovi di Ivrea e Pinerolo. Inoltre, sono 45 i Comuni che hanno approvato delibere di sostegno a dell’iniziativa legislativa che ha vietato, in tutto il territorio nazionale, la vendita del cibo replicato in reattori.
Il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici ha osservato:
"La scelta del Governo di varare un provvedimento che vieti i cibi sintetici su tutto il territorio nazionale è sicuramente una vittoria di Coldiretti che, andando contro le fake news che da 10 anni ci vogliono fare credere che questi pseudo-cibi siano necessari per salvare il Pianeta ha avviato una capillare campagna di informazione e mobilitazione fornendo un altro punto di vista all’opinione pubblica. Del resto non potevamo non reagire alla notizia che l’Europa avrebbe finanziato la ricerca privata per questi alimenti di laboratorio e che anche in Italia le multinazionali del cibo avrebbero avviato questo attacco al cibo naturale e alle tradizioni secolari della nostra alimentazione."