Un tuffo nel passato

A Verona ci si immerge nell’epoca romana

La spettacolare Arena, il teatro e il ponte Pietra ricostruito dopo la seconda guerra mondiale

A Verona ci si immerge nell’epoca romana
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È conosciuta in tutto il mondo per William Shakespeare e il suo “Romeo e Giulietta”. Ma se Verona è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO lo deve ai suoi monumenti e in particolare a quella che è diventata il simbolo della città: l’Arena, un anfiteatro romano situato nel centro storico di Verona, tra quelli meglio conservati al mondo, e che permette di ospitare ancora oggi tanti grandi eventi musicali e manifestazioni di vario genere. Dalla forma ellittica come il Colosseo (ma grande circa la metà) venne costruita tra il 40 e il 42 d.C. per ospitare in particolare i combattimenti dei gladiatori: nel suo asse maggiore l’Arena è lunga 152 m, in quella minore 123 m. Il corpo centrale dell’anfiteatro è alto 25 metri distribuiti lungo 44 gradini e 72 archi. All’origine, i posti a sedere dovevano essere 30.000, mentre oggi sono circa 20.000 totali che durante le rappresentazioni diminuiscono a 13-15.000 a seconda dell'allestimento del palco.

Ma Verona può vantare diverse altre testimonianze di quell’epoca, tanto che viene spesso definita una "piccola Roma". Pensiamo, ad esempio, al teatro romano all'aperto costruito nel I secolo a.C. ai piedi del Colle San Pietro, sulla riva sinistra dell'Adige, tra i meglio conservati dell'Italia settentrionale. È uno degli edifici più antichi della città visto che la sua costruzione risale alla fine del I secolo a.C. Dopo il crollo dell'Impero Romano si era iniziato a costruire anche sul teatro, tanto da ricoprirlo completamente di case ed edifici. Venne riportato alla luce a partire dall’800 e oggi ospita anche un’importante rassegna teatrale. Molto interessante è anche il ponte Pietra sul fiume Adige, con la caratteristica forma a dorso d'asino, l'unico rimasto di epoca romana, sopravvissuto a diverse alluvioni e alla seconda guerra mondiale: fu ricostruito dopo che i tedeschi in fuga lo fecero brillare.
E non dimenticatevi di dare un’occhiata all’Arco dei Gavi, situato lungo l'antica via Postumia, poco fuori dalle mura della città romana, che accoglieva alla periferia di Verona chi giungeva da sud-ovest. Non si tratta del classico arco di trionfo, bensì di un monumento celebrativo della Gens Gavia, importante e ricca famiglia della città dell’epoca imperiale.

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