Scoperta incredibile

La serra sotterranea di marijuana a cui si accedeva passando... dal Wc

A Paderno Dugnano (Milano) arrestati due sessantenni e il nipote: avevano droga, armi e contanti (quasi 60.000 euro)

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Una scoperta davvero incredibile. Non tanto perché i carabinieri hanno scoperto una serra sotterranea di marijuana, quanto piuttosto per il modo che i coltivatori avevano scelto per nasconderla e per accedere. Scendevano, infatti, passando... per la turca. Così a Paderno Dugnano, nel Milanese, una banda di spacciatori aveva trovato un metodo sicuramente curioso per coltivare e conservare lo stupefacente.

La serra di marijuana a cui si accede passando dalla turca

Avete presente la scena cult  del film Trainspotting in cui il protagonista recupera una dose di droga da un water? Beh, qui ci andiamo vicino, e non escluderemmo a priori che non ci sia stata un'ispirazione nel creare questa struttura.

Perché sì, per accedere alla serra di marijuana si passava... da una turca (finta, in questo caso).

Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni hanno portato all'arresto di tre persone, due fratelli di 67 e 63 anni e il nipote di 25, tutti italiani e residenti nel territorio per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e detenzione abusiva di armi da fuoco. 

Il capanno con la turca finta

Durante le attività di indagine, i militari dell'Arma sono stati colpiti da un fondo agricolo occultato da teloni lungo tutto il perimetro recitato e dal quale provenivano un persistente odore di marijuana e un forte rumore di ventole. A quel punto è scattata la perquisizione, durante la quale i carabinieri si sono concentrati su un capanno.

Qui hanno trovato una turca, che in realtà era una botola dalla quale si accedeva a un locale sotterraneo.

La serra

Qui sotto era occultato un bunker sotterraneo adibito a vero e proprio centro di produzione ed essiccazione di cannabis: all’interno erano stati predisposti terrari in vasche di cemento, con relativi impianti di irrigazione e riscaldamento tramite lampade alogene.

Nel bunker sono stati rinvenuti e sequestrati 25 chili  di marijuana, ripartiti in 51 involucri sottovuoto, oltre a vario materiale per il confezionamento e 370 euro in contanti. Vi erano anche una pistola Beretta con matricola abrasa e 52 cartucce, le canne mozzate di un fucile, una carabina ad aria compressa con 200 piombini e 3 coltelli a serramanico.

Nelle abitazioni dei due fratelli e del nipote, abituale frequentatore del fondo, sono state trovate altre armi, tra cui  una pistola semiautomatica, priva di marca, modello e matricola, modificata nella parte terminale della canna con filettatura idonea all’innesto di un silenziatore, un silenziatore artigianale e 38 cartucce. Trovato anche denaro in contanti per oltre 57mila euro, un altro chilo  di marijuana e materiale per il confezionamento dello stupefacente.

L’intero fondo agricolo è stato posto sotto sequestro, così come armi, denaro e materiale, mentre i tre uomini sono stati arrestati e condotti in carcere.

 

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