Come scegliere l’impianto di irrigazione più adatto
Esistono diverse alternative, ma il passaggio chiave resta quello della progettazione, quindi serve rivolgersi a personale specializzato
Come scegliere l’impianto di irrigazione più adatto? Un giardino verde, sano e rigoglioso non può prescindere da un impianto di irrigazione ben strutturato. Se siete in fase di ristrutturazione ma al momento, per questioni contingenti legate al portafogli, avete rimandato a data da destinarsi l’installazione di un impianto del genere, sappiate che c’è qualcosa che invece sarà necessario fare. E il vostro idraulico lo sa bene: in caso di scavi (eventuali per le tubazioni di acqua, gas, energia elettrica) è utile dotare fin da subito il giardino di una predisposizione per l’impianto di irrigazione. Si tratta di una tubatura, o più, per il momento non collegata all’impianto idrico, ma pronta per essere funzionanti al bisogno.
Come scegliere l’impianto di irrigazione
Detto questo è importante capire come muoversi: quale impianto di irrigazione scegliere? Il punto di partenza è la sua progettazione, ossia il passaggio chiave dell’intera operazione. Soprattutto per questo motivo è bene rivolgersi a personale specializzato, professionisti che sappiano il fatto loro. Esistono diverse tipologie di irrigazione: con quella a pioggia l’acqua cade sul giardino riproducendo la pioggia naturale. Sono i classici aspersori, così come gli irrigatori a turbina e quelli statici. Con l’irrigazione a goccia invece l’acqua viene rilasciata lentamente sulle piante, tramite sottili getti d’acqua. Attenzione poi a manichette e tubi forati: sono di plastica e si trovano posizionati sotto lo strato che protegge il terreno.
L’intervento della tecnologia
E infine l’irrigazione può essere per scorrimento o infiltrazione laterale: l’acqua scorre fra un’aiuola in determinati solchi preparati in precedenza. Va detto che le ultime due soluzioni sono maggiormente utilizzate per l’irrigazione dell’orto, le prime due invece per il giardino. La tecnologia, come in tutti i settori, ha fatto passi da gigante: il circuito di irrigazione può infatti funzionare autonomamente, seguendo la nostra programmazione giornaliera o settimanale (o addirittura stagionale). Alzando l’asticella si può per esempio prevedere la presenza di una sonda in grado di rilevare il tasso di umidità del terreno: quando il sistema capisce che è saturo d’acqua blocca il ciclo d’irrigazione. Può tornare comodo soprattutto dopo un violento temporale o dopo un giorno di pioggia.
Consigli utili
Esistono poi dei consigli per sfruttare al meglio il proprio impianto. Per esempio scegliere l’orario corretto per irrigare il giardino: tutti sanno che è meglio farlo di sera, ma vi siete mai chiesti perché? Le ore più calde vanno evitate perché l’irrigazione provocherebbe uno sbalzo termico dannoso per l’erba e le piante. E in parallelo la maggior parte dei liquidi evaporerebbero velocemente, generando uno spreco idrico.