Cessione del quinto: come trovare le migliori tariffe
Per cessione del quinto si intende una determinata forma di credito con le seguenti peculiarità:
- si tratta di un credito a rate costanti, la cui entità di ciascuna non può appunto superare il quinto del reddito mensile percepito dall'utente e non può subire alcun genere di variazione nel corso del tempo;
- ha un tasso fisso;
- deve essere garantito da un reddito come pensione oppure stipendio;
- ha una durata che varia dai 24 a 120 mesi;
- si tratta di un prestito non finalizzato;
- può essere ottenuto in tempi piuttosto rapidi.
Qual è la differenza tra cessione del quinto e prestito finalizzato
La principale differenza che intercorre tra la cessione del quinto e un prestito finalizzato consiste nel non dover specificare all'azienda erogatrice come verrà speso il denaro ricevuto.
Inoltre la cessione del quinto è caratterizzata da una garanzia fornita da un reddito fisso, dalla cui entità vengono calcolati interessi e rate mensili per rimborsare il debito.
Essi vengono infine trattenuti direttamente dalla busta paga oppure dalla pensione e il beneficiario non deve dunque preoccuparsi di recarsi in banca, ufficio postale e quant'altro.
Cessione del quinto come richiederla
Per inoltrare richiesta di cessione del quinto, occorre contattare un istituto finanziario abilitato oppure una banca.
Tale procedura contempla la consegna di un documento d'identità valido, della dichiarazione di un reddito mensile fisso più la copia del contratto di lavoro.
Inoltre bisogna informare il creditore circa eventuali altri debiti e prestiti, in modo da consentire una corretta valutazione della domanda e decidere se concedere il prestito oppure no.
Per ottimizzare i tempi, è infine possibile affidarsi a ComparaSemplice.it per trovare le migliori offerte per cessione del quinto.
Qui basta infatti inserire nome, cognome, numero di telefono, indirizzo mail, cifra richiesta, data di nascita e professione, confermare e attendere la comparsa di varie proposte che potrebbero soddisfare le proprie esigenze.
Cessione del quinto e cattivi pagatori
Grazie alla garanzia offerta dalla posizione di lavoratore dipendente oppure pensionato, anche i cattivi pagatori possono usufruire della cessione del quinto.
All'interno di questa categoria rientrano coloro che hanno subito pignoramenti, assegni protestati o cessioni del credito.
Essi vengono segnalati a CRIF, un ufficio nazionale volto a fornire le referenze creditizie degli utenti, i quali possono conoscere la loro posizione inoltrando apposita domanda in maniera autonoma.
Cessione del quinto: chi può richiederla
Tutte le persone che percepiscono un reddito fisso possono richiedere la cessione del quinto, ovvero:
- lavoratori dipendenti pubblici con contratto a tempo indeterminato;
- lavoratori dipendenti privati con contratto a tempo indeterminato;
- dipendenti delle Forze Armate
- pensionati INPDAP o INPS;
- persone di età compresa tra i 18 e i 70 anni.
Documenti necessari per la cessione del quinto
Al fine di snellire il più possibile l'iter burocratico per la richiesta di cessione del quinto, occorre procurarsi questi documenti:
- codice fiscale;
- documento d'identità valido;
- ultimo modello CUD;
- ultima busta paga;
- Attestato di Servizio oppure Certificato di Stipendio;
- cedolino della pensione (per pensionati).
Cessione del quinto e garanzie richieste
Oltre al reddito fisso, l'istituto di credito che eroga il prestito richiede solitamente la stipula di una polizza assicurativa contro il rischio di invalidità permanente, oppure di perdita del lavoro oppure di decesso, così da poter riscuotere l'intera somma erogata.
Cosa succede in caso di ritardi nei pagamenti
In caso di ritardi nei pagamenti delle rate della cessione del quinto, l'istituto creditizio può rivalersi sul datore di lavoro e sono previste le more.
Si può estinguere in anticipo la cessione del quinto?
Certo che sì, che si tratti dell'intera somma residua oppure solo di una parte. In questo caso occorre contattare l'istituto erogatore del prestito per richiedere il conteggio estintivo, ossia un documento riportante l'entità da rimborsare.
Bisogna però tenere presente che il creditore potrà applicare una maggiorazione pari all'1% del capitale restante come penale.
È inoltre possibile richiedere l'anticipo del TFR per saldare il debito residuo, a patto che sia maggiore a quest'ultimo. Qualora esso sia uguale oppure inferiore, la risposta è negativa, poiché serve come garanzia.