Cerimonia musicale dell'anno

Nessun premio per i Måneskin: chi sono i cantanti vincitori dei Grammy Music Awards

Beyoncé entra nella storia come artista più premiata di sempre, mentre Harry Styles si aggiudica il miglior album dell'anno. Kim Petras è la prima cantante transgender a vincere un Grammy

Nessun premio per i Måneskin: chi sono i cantanti vincitori dei Grammy Music Awards
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Si è svolta ieri, domenica 5 febbraio 2023, alla Crypto Arena di Los Angeles la cerimonia di premiazione dei Grammy Music Awards, il più alto riconoscimento in ambito musicale, per fare un paragone è l'equivalente della statuetta degli Oscar nel mondo del cinema. Le sorprese non sono mancate, ma sicuramente quella che ha fatto più rumore ha riguardato la mancata vittoria dei Måneskin, band rock di punta della nostra Penisola, che era in lizza per il premio miglior nuovo artista dell'anno. Ecco qui di seguito quali sono stati i cantanti, divisi per categoria, che si sono aggiudicati il tanto agognato grammofono.

Grammy Music Awards 2023: Beyoncè nella storia

Tra tutti i cantanti premiati durante la 65esima edizione dei Grammy Music Awards, Beyoncé è stata sicuramente la regina della serata. L'artista texana, infatti, è entrata nella storia diventando la cantante più premiata di sempre.

Beyoncé

Ieri sera, infatti, Beyoncé si è aggiudicata addirittura quattro statuette, tra cui quella come miglior album nella categoria "best dance/electronic music" con il suo recente progetto Renaissance, facendo salire così a 32 il conteggio delle sue vittorie ai Grammy. Un vero record che ha scavalcato quello precedente del direttore d’orchestra ungherese, naturalizzato inglese, Georg Solti, scomparso nel 1997 e fermatosi a 31 premi totali.

Harry Styles vince il premio miglior album dell'anno

Il Grammy più ambito, quello del miglior album dell'anno, invece, è stato vinto da Harry Styles con il suo progetto Harry's House. L'ex membro degli One Direction ha battuto le due superfavorite Adele e Beyoncé.

Harry Styles

Kim Petras, la prima donna transgender premiata ai Grammy

Tra le grandi soprese dei Grammy 2023 c'è poi quella di Kim Petras che si è aggiudicata il premio miglior "Pop Duo/Group Performance" con Sam Smith per il brano "Unholy".

Kim Petras e Sam Smith

La sua vittoria rappresenta una prima storica: la cantante tedesca è infatti la prima artista transgender ad aver vinto un Grammy:

"Sono cresciuta vicino a un’autostrada in mezzo al nulla — ha dichiarato, nel ricevere il premio — mia madre ha creduto in me, nel fatto che io fossi una ragazza. E io ora non sarei qui se non fosse stato per il suo sostegno".

Nata a Colonia, figlia di una coreografa e di un architetto, a 13 anni era apparsa a uno show in Germania dove aveva parlato della sua transizione di genere, per poi portare avanti la sua battaglia in modo da ottenere il via libera all’intervento prima dei 18 anni, il limite fissato nel suo Paese. Dopo aver superato l’esame da parte dell’unità di psichiatria dell’ospedale di Francoforte, nel novembre del 2008 Petras ha potuto annunciare il completamento della transizione

I Måneskin a mani vuote

Tra i delusi della cerimonia di ieri, invece, ci sono i Måneskin. La band romana, divenuta fenomeno mondiale dopo la vittoria all'Eurovision Song Contest, non è riuscita ad accaparrarsi il premio come miglior nuovo artista dell'anno, categoria per la quale erano considerati uno dei papabili vincitori. A soffiargli di mano il Grammy è stata Samara Joy, giovane cantante jazz di 23 anni nata nel Bronx, star della Generazione Z.

Samara Joy

Per i Måneskin, presenti a Los Angeles, resterà comunque l'orgoglio della nomination alla prestigiosa premiazione musicale:

"Ci sembra ancora strano, dobbiamo ancora abituarci, ma ogni volta che partecipiamo a questi eventi e abbiamo l’occasione di incontrare i nostri idoli è sempre meraviglioso".

Tutti i vincitori dei Grammy Music Awards 2023

Qui di seguito tutti i vincitori, divisi per categoria, della 65esima edizione dei Grammy Music Awards

  • Album dell’anno: «Harry’s House», Harry Styles
  • Registrazione dell’anno: «About damn time», Lizzo
  • Canzone dell’anno: «Just like that», Bonnie Raitt
  • Miglior artista emergente: Samara Joy
  • Migliore performance pop solista: «Easy on me», Adele
  • Miglior performance di un duo/gruppo pop: «Unholy», Sam Smit e Kim Petras
  • Miglior album rap: «Mr Morale & the big steppers», Kendrick Lamar
  • Miglior album dance/elettronico: «Renaissance», Beyonce
  • Miglior canzone r’n’b’: «Cuff it», Beyonce
  • Miglior album country: «A Beautiful time», Willie Nelson
  • Miglior album pop: «Harry’s House», Harry Styles
  • Miglior album urban: «Un verano sin ti», Bad Bunny
  • Miglior album rock: «Patient number 9», Ozzy Osbourne
  • Miglior performance rock: «Broken Horses», Brandy Carlile
  • Miglior canzone rock: «Broken Horses», Brandy Carlile
  • Miglior performance rap: «The Heart part 5», Kendrick Lamar
  • Miglior canzone rock: «The Heart part 5», Kendrick Lamar
  • Miglior performance rap melodica: «Wait for U», Future feat. Drake & Tems
  • Miglior album r’n’b: «Black radio III», Robert Glasper
  • Miglior performance r’n’b: Hrs & hrs», Muni Long
  • Miglior performance tradizionale r’n’b: «Plastic off the sofa», Beyonce
  • Miglior disco progressive r’n’b: «Gemini Rights», Steve Lacy
  • Miglior performance di musica alternativa: «Chaise longue», Wet leg
  • Miglior album di musica alternativa: «Wet leg», Wet leg
  • Miglior audio book: «Finding me», Viola Davis
  • Miglior album pop tradizionale: «Higher», Michael Bublè
  • Miglior performance country solista: «Live forever», Willie Nelson
  • Miglior performance duo/gruppo country: «Never wanted to be that girl», Carly Pearce e Ashley McBryde
  • Miglior album country: «Till you can’t», Cody Johnson
  • Miglior video musicale: «All too well: the short film», Taylor Swift
  • Produttore dell’anno, non classico: Jack Antonoff
  • Miglior comedy album: «The Closer», Dave Chappelle
  • Miglior album teatrale: «Into the woods (2022 Broadway cast recording)»
  • Miglior film musicale: «Jazz Fest: A New Orleans story»
  • Miglior canzone per visual media: «We don’t talk about Bruno» da Encanto, Lin-Manuel Miranda
  • Miglior album vocal jazz: Samara Joy
  • Miglior Americana album: «In these silent days», Brandi Carlile
  • Miglior performance Americana: «Made up mind», Bonnie Raitt
  • Miglior American root song: «Just like that», Bonnie Raitt
  • Miglior registrazione dance/elettronica: «Break my soul», Beyoncé
  • Miglior performance metal: «Degradation rules», Ozzy Osbourne feat. Tony Iommi
  • Best engineered non-classical album: «Harry’s house», Harry Styles
  • Miglior compilation soundtrack per visual media: «Encanto»
  • Miglior score soundtrack for visual media: «Encanto», Germaine Franco
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