Selfie con Messina Denaro: il paradosso dell'indagine disciplinare sul chirurgo
L'Ordine dei medici potrebbe comminargli anche pesanti sanzioni
Un chirurgo della clinica La Maddalena di Palermo sarà sottoposto a un'indagine disciplinare da parte dell'Ordine dei medici e rischia anche pesanti sanzioni.
Tutto per un selfie.
Certo non uno scatto qualsiasi, ma una foto che fa cronaca: è l'unica immagine in cui il boss mafioso Matteo Messina Denaro sorride.
Il paradosso dell'indagine disciplinare sul chirurgo
E proprio per questo è un pugno allo stomaco. Non bastavano i retroscena pruriginosi sulla vita sessuale di quello che impropriamente rischia di passare per un arzillo 60enne: è un ritratto ingannevole, che finisce per umanizzare qualcuno che di umanità forse non ne ha proprio per nulla.
Vogliamo ricordare, tra i tanti assassini di cui s'è fatto per altro vanto ("Potrei riempire un cimitero"), il piccolo Giuseppe Di Matteo, strangolato e sciolto nell’acido a soli 12 anni oppure Antonella Bonomo, moglie di un capomafia rivale, uccisa a sangue freddo subito dopo di lui nonostante fosse incinta?
Tutto ciò detto, se quel selfie non circolava era senza alcun dubbio molto meglio. Crocifiggere il medico però è altra cosa.
Selfie con Messina Denaro diventa virale
Lo scatto è stato catturato pare un annetto fa. Inizialmente s'era parlato di un infermiere, invece Messina Denaro s'è fatto ritrarre insieme a un chirurgo della clinica La Maddalena, dove poi è stato arrestato nella prima mattinata di lunedì 16 gennaio 2023.
Non si conoscono le circostanze in cui è nata l'idea di fare quella foto. Ma il medico in questione ha assicurato che non sapeva chi fosse davvero quel sedicente Andrea Bonafede paziente della clinica. E probabilmente è davvero così. Che un medico scatti una foto ricordo con un paziente può starci benissimo, a patto che resti nell'archivio file del suo telefonino.
E invece è diventata l'immagine più virale della settimana. Difficile che non finisse così: quando s'è diffusa la notizia dell'arresto, il medico in questione deve aver strabuzzato gli occhi e fatto tre salti sulla sedia. Hai uno scatto col latitante dei latitanti (che non sapevi fosse tale) e non lo fai vedere a parenti e amici? Nessuno si sarebbe comportato diversamente.
Il problema è che da una chat Whatsapp all'altra la diffusione del selfie è diventata incontrollata in un amen...
L'accusa che l'Ordine dei medici di Palermo potrebbe però muovere al chirurgo, ovvero che avrebbe violato le norme di decoro della professione medica diffondendo immagini di un paziente fragile in violazione della privacy, è paradossale. Lo hanno detto le autorità un minuto dopo l'arresto che Messina Denaro è un paziente fragile malato di tumore per altro in stato avanzato.
E per altro la foto lo ritrae solo in viso e dice di lui esattamente quanto quella ufficiale diffusa dagli inquirenti. Tranne che per quel sorriso di cui avremmo fatto volentieri a meno.