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Spreco alimentare in cucina, consigli per combatterlo

Esistono delle buone pratiche da rispettare per evitare questa problematica

Spreco alimentare in cucina, consigli per combatterlo
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Spreco alimentare in cucina, consigli per combatterlo. Una strategia di successo deve prevedere l’identificazione di “buone pratiche di economia circolare” che consentano di individuare le lacune del sistema alimentare ma anche le azioni strategiche per il controllo dello spreco. Tra queste c'è certamente la pianificazione del reale quantitativo di cibo necessario per un pasto medio, prestando attenzione a quanto cibo è ancora presente nel frigo. Serve poi valutare durante la spesa le scadenze dei vari prodotti in modo da acquistare solo ciò che serve o ciò che può essere reimpiegato in seguito. Occhio alle informazioni su tecnologie o ingredienti nelle etichette degli alimenti. Ciò aiuta a limitare lo spreco alimentare, ponendo in avanti nel frigo gli alimenti che scadono prima.

Spreco alimentare, i consigli utili

Attenzione: è bene prediligere i prodotti di stagione e quelli che hanno indicato il destino del packaging a fine ciclo per ridurre la porzione indifferenziata dell’immondizia. In parallelo è utile provvedere al condimento di cibi freschi o crudi solo al momento di servirli, in modo da conservarli per pasti successivi se non vengono consumati al momento. Valutare al momento della raccolta degli avanzi la quantità di cibo che si può riutilizzare nei giorni successivi, invitando gli ospiti a portarne parte con sé o congelandoli prima che si deteriorino in confezioni di piccole dimensioni. Consigliato è anche utilizzare gli avanzi di cucina per creare nuove pietanze e utilizzare la frutta e la verdura troppo matura o “ammaccata” per preparare frullati, zuppe o dolci.

Dalle onlus agli shopper bio

Altra buona idea è collaborare con le iniziative locali contro lo spreco alimentare, donando il surplus alimentare alle onlus attive nella propria città. Di sicuro preferire cibi biologici in quanto prodotti con meno energia, meno emissioni di CO2 in atmosfera e meno fertilizzanti e fitosanitari di sintesi, è una strategia vincente. E infine è opportuno conferire gli avanzi di cibo e gli shopper biodegradabili nella raccolta dell’umido per trasformarli in compost.

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