Torre del greco

Parroco sequestrato e rapinato: minacciato con un coltello alla gola prima della Messa

Due uomini incappucciati l'hanno costretto a consegnare tutti i soldi presenti in canonica e poi rinchiuso

Parroco sequestrato e rapinato: minacciato con un coltello alla gola prima della Messa
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Rapina con sequestro a danni di un parroco che si accingeva a dire messa. E' accaduto nella giornata di mercoledì 4 dicembre 2023, a don Raffaele del Duca, parroco della chiesa di Sant'Antonio a Brancaccio, a Torre Del Greco, in provincia di Napoli.

Parroco rapinato e sequestrato prima della Messa

Un coltello puntato alla gola, poi la rapina e il sequestro in canonica, mentre il sacerdote si stava preparando per la Messa delle sette. Secondo le prime ricostruzioni, la vittima, è stata colta di sorpresa da due uomini incappucciati che si sono avvicinati silenziosamente mentre era ancora in sagrestia. Il volto coperto da passamontagna. Una volta raggiunto l'uomo, colto di sorpresa, l'hanno immobilizzato con una lama puntata alla gola e obbligato a consegnare loro tutti i soldi che c'erano nella canonica. Circa 2mila euro. Fondi che dovevano servire per le necessità della chiesa. Poi lo hanno chiuso nella stanza da letto, di fatto sequestrandolo, e sono fuggiti, facendo perdere le loro tracce.

L'allarme

La sorella del parroco, che si è preoccupata quando non l'ha visto più in sagrestia, ha lanciato l'allarme contattando subito la polizia di Stato. Gli agenti si sono precipitati e hanno raccolto la testimonianza del prete e sequestrato le immagini delle telecamere di sorveglianza che potrebbero aver ripreso i volti dei due, che potrebbero essere originari della zona. Le indagini sono in corso.

Le reazioni

Oltre allo sgomento dei parrocchiani sono arrivate anche dure reazioni dal mondo politico: Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania:

"Gravissimo l'episodio che ha visto vittima don Raffaele del Duca, parroco della chiesa di Sant'Antonio a Brancaccio, di Torre del Greco. Confidiamo nel lavoro di forze dell'ordine ed inquirenti affinché i responsabili dell'azione, ancora più infame perché consumata ai danni di uomo di chiesa e in sagrestia, vengano immediatamente assicurati alla giustizia, e paghino pesantemente per quanto commesso. A don Raffaele la nostra totale solidarietà e vicinanza per quanto subìto."

Non è il primo caso

Purtroppo la cronaca testimonia che non si tratta di un caso isolato. Soltanto poche settimane fa, sempre in Campania, nel Casertano, un commando di sei uomini ha fatto irruzione nella chiesa evangelica di Orta di Atella, durante la messa, minacciando adulti e bambini con pistole e coltelli. Sono state una settantina le persone rapinate.

Si sono fatti consegnare i soldi delle donazioni dei fedeli, ma anche cellulari e gioielli, poi si sono dati alla fuga. Cinque minuti di terrore che le vittime non scorderanno facilmente, così come don Raffaele.

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