Ancora un decesso sul lavoro

Scende dal camion che si muove e lo schiaccia: muore 53enne

Nel 2022 sono stati più di mille coloro che hanno perso la vita lavorando in Italia

Scende dal camion che si muove e lo schiaccia: muore 53enne
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Ha fermato il suo camion ed è sceso un momento. Ma il mezzo pesante si è improvvisamente mosso senza che lui se ne accorgesse e lo ha schiacciato. E' morto così martedì 3 gennaio 2023 un 53enne di Grignasco, mentre lavorava a Stresa. L'ennesima croce sul lavoro: una strage che nel 2022 è costata la vita a più di mille persone,  tre al giorno. (foto copertina archivio)

Operaio 53enne muore schiacciato dal suo camion

La ricostruzione dell'accaduto è ancora al vaglio delle forze dell'ordine intervenute sul luogo dell'incidente. L'uomo, un 53enne che lavorava per una ditta di spurghi, si era fermato su una strada in discesa, molto probabilmente per aprire il cancello di un'abitazione dove avrebbe dovuto svolgere un intervento.

Ma a un certo punto il camion si è mosso e lo ha travolto non lasciandogli scampo.

Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118, i Vigili del fuoco e i Carabinieri. Il personale medico ha tentato in ogni modo di  rianimare l’uomo, ma il trauma provocato dal camion era troppo grave e non è purtroppo rimasto altro da fare che constatarne il decesso.

Sul posto anche gli operatori dell’Asl per fare luce sul tragico incidente. E’ possibile che il freno a mano non fosse stato inserito bene, o che sia sopravvenuto un guasto. Saranno le indagini a stabilirlo.

Oltre mille morti sul lavoro nel 2022

Una piaga, quella dei morti sul lavoro, che continua a mietere vittime. Nel 2022 (i dati dell'Osservatorio Vega si fermano a fine novembre, dunque il numero è destinato a salire) parlano di 1.006 vittime, 91 al mese, 3 al giorno.

Sono 722 gli infortuni mortali verificatisi in occasione di lavoro e 284 in itinere (cresciuti del 21,4% rispetto allo scorso anno quando era ancora assai diffuso lo smart working). Nel periodo gennaio-novembre 2021 invece i decessi totali erano stati 1.116 e, come nei mesi scorsi, stiamo osservando un decremento della mortalità, purtroppo solo apparente. Infatti, ricordiamo come quest’anno siano quasi sparite le vittime sul lavoro correlate al Covid (10 su 909 secondo le stime degli ultimi dati disponibili di fine ottobre 2022). Lo scorso anno, invece, costituivano tragicamente oltre un quarto dei decessi sul lavoro (282 su 1017). Ciò significa che gli infortuni mortali “non Covid” sono cresciuti del 22% passando dai 735 di fine novembre 2021 agli 899 del 2022. Quest’ultimo dato è del tutto analogo a quello del 2019, epoca pre-Covid, a dimostrazione che il tragico fenomeno delle morti sul lavoro sostanzialmente non subisce diminuzioni da anni.

Le regioni dove si muore di più sul lavoro

Sempre in cima alla graduatoria con il maggior numero di vittime in occasione di lavoro è - inevitabilmente a livello statistico - la regione con la più alta popolazione lavorativa d’Italia, cioè la Lombardia (115) che, per contro  presenta un’incidenza di infortuni mortali al di sotto della media nazionale, collocandosi così in “zona gialla”.

Seguono: Veneto (68), Campania (65), Lazio (62), Piemonte (59), Emilia Romagna (53), Toscana (51), Puglia (48), Sicilia (47), Trentino-Alto Adige (29), Marche (23), Calabria (21), Liguria (16), Sardegna e Abruzzo (15), Umbria (14), Basilicata (10), Valle D’Aosta (6), Molise (3) e Friuli-Venezia Giulia (2).

Fasce d'età e tipi di lavoro: chi muore di più

Nei primi undici mesi del 2022 il settore Costruzioni fa registrare nuovamente il maggior numero di decessi in occasione di lavoro: sono 124. Seguono: Trasporti e Magazzinaggio (104) e Attività manifatturiere (91).

La fascia d’età più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è sempre quella tra i 55 e i 64 anni (273 su un totale di 722). Ma l’indice di incidenza più alto di mortalità rispetto agli occupati viene rilevato ancora tra i lavoratori più anziani, gli ultrasessantacinquenni, che registrano 92,2 infortuni mortali ogni milione di occupati.

L’incidenza di mortalità minima rimane, invece, ancora nella fascia di età tra 25 e 34 anni, (pari a 16,1), mentre nella fascia dei più giovani, ossia tra 15 e 24 anni, l’incidenza risale a 23,7 infortuni mortali ogni milione di occupati. Questi dati confermano anche alla fine dei primi undici mesi del 2022 che la maggior frequenza di infortuni mortali si riscontra tra i lavoratori più vecchi.

Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro da gennaio a novembre del 2022 sono 54 su 722. In 59, invece, hanno perso la vita in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro.

Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro sono 132, 57 quelli che sono deceduti a causa di un infortunio in itinere.

Anche alla fine dei primi undici mesi del 2022 sono il lunedì e martedì i giorni della settimana in cui si è verificato il maggior numero di infortuni mortali (più precisamente il 17,9% del totale degli infortuni mortali in occasione di lavoro), seguito dal venerdì (17,6%).

Gli infortuni

Le denunce di infortunio sono in aumento (+ 29,8% rispetto a novembre 2021). A fine novembre 2021 erano infatti 502.458 mentre a fine novembre del 2022 sono 652.002. E ad essere triplicate (ultimi dati ottobre 2022) sono le denunce di infortunio per Covid: passate dalle 36.821 di fine ottobre 2021 alle 107.602 di fine ottobre 2022. Anche decurtando gli infortuni per Covid dai dati appena visti risulta un aumento delle denunce di infortuni del +19% nel 2022 rispetto al 2021.

Sono più di 80 mila gli infortuni occorsi in occasione di lavoro nel settore Sanità e Assistenza Sociale. Oltre 70 mila quelli nelle Attività manifatturiere e superano i 51 mila nei Trasporti.

Le denunce di infortunio delle lavoratrici italiane nei primi undici mesi del 2022 sono state 268.565, quelle dei colleghi uomini 383.437.

 

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