LA SVOLTA

Codice della strada: nelle contestazioni di incidenti il testimone non conta più come prima (senza foto)

L'orientamento della Giurisprudenza per scongiurare truffe e risarcimenti non dovuti legati a testimonianze di persone compiacenti

Codice della strada: nelle contestazioni di incidenti il testimone non conta più come prima (senza foto)
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Se non è una rivoluzione del Codice della strada poco ci manca, ma di sicuro molte cose sono destinate a cambiare.

Da una parte il segno dei tempi grazie alle possibilità e alle opportunità dettate dalla tecnologia (in primis moderni telefonini sempre a portata a mano), dall'altra la necessità di scongiurare il racconto di qualche "furbetto" supportato da amici, parenti o testimoni compiacenti.

Ecco perché nelle contestazioni di incidenti il testimone non conta più come prima soprattutto quando il suo racconto non sarà avvalorato da una documentazione fotografica.

Codice della strada e incidenti, svolta della Cassazione

La novità delle ultime ore è destinata a segnare un importante spartiacque per il Codice della strada e per le dinamiche delle contestazioni degli incidenti.

Una svolta che arriva dopo la sentenza della Cassazione che di fatto ha "depotenziato" le testimonianze in mancanza di materiale fotografico che le supporti.

Una linea giurisprudenziale che si è affermata di fronte alle tante situazioni che negli anni hanno portato a truffe nei confronti delle assicurazioni e spesso a risarcimenti non dovuti grazie alle testimonianze di persone compiacenti.

Cosa succederà d'ora in avanti: la tutela dei clienti

Una situazione "ibrida", "fumosa" e decisamente antipatica, anche e soprattutto guardando alla clientela più generale delle assicurazioni perché queste pratiche hanno di fatto portato negli anni a prezzi maggiori delle polizze e a minori risarcimenti (una beffa per chi invece ne aveva davvero diritto).

Il pronunciamento della Cassazione è arrivato a ottobre con una sentenza che limita il ruolo e la deposizione del testimone in mancanza di una documentazione fotografica allegata.

La sentenza della Cassazione tra foto e testimonianze

In precedenza, qualche anno fa, sempre la Cassazione, per evitare situazioni non ortodosse aveva imposto l'obbligo di identificare i testimoni all'inizio delle cause processuali.

In realtà, si è trattato di una disposizione che non ha trovato larga applicazione.

E del resto anche per la documentazione fotografica, la Cassazione nella sua sentenza ha evidenziato che non si tratta certo di un obbligo, ben prendendo in considerazione che non tutte le situazioni (per motivi di traffico, sicurezza, momenti di concitazione o agitazione) rendano possibile scattare una foto.

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