Accoltella l'ex moglie, poi sequestra un auto e si schianta contro un cantiere
Il 31enne è fuggito fermando una vettura per strada, costringendo la conducente a scendere
Aggressione violenta ieri a Bologna. Accoltella l'ex moglie sotto gli occhi di tre bambini piccoli la mattina della vigilia di Natale, poi una folle fuga per le vie del centro finita poco dopo grazie all'intervento della Polizia.
AGGIORNAMENTO 25 DICEMBRE - Medici e infermieri parlano di miracolo e di un gran lavoro di squadra: migliorano le condizioni della 25enne accoltellata alla gola il giorno della vigilia di Natale a Bologna dall'ex marito ora in carcere con l'accusa di tentato omicidio. La donna, madre di tre figli piccoli, l'aveva già denunciato per maltrattamenti. Ha subito un complesso intervento chirurgico d'urgenza all'Ospedale Maggiore, non è ancora fuori pericolo, ma i sanitari sono fiduciosi: è arrivata con un transito diretto in sala operatoria, qualche minuto dopo sarebbe stato troppo tardi.
Accoltella la moglie, poi sequestra un auto
Una donna di 25 anni italiana è stata ferita gravemente al collo dall'ex marito, un 31enne di origini marocchine, in un appartamento di via Rialto, a Bologna.
Subito dopo averla colpita, non è chiaro se con un coltello o un paio di forbici, l'uomo è scappato. A dare l'allarme sono stati i bambini che urlavano per la loro mamma.
Non erano nemmeno le 8 del mattino: i vicini hanno capito cosa stava accadendo, hanno chiamato i carabinieri e il 118. La giovane è stata operata d'urgenza all'Ospedale Maggiore: è in rianimazione, per sciogliere la prognosi bisognerà capire il decorso delle prossime ore.
In fuga, si schianta contro un cantiere
Il 31enne è fuggito fermando un auto per strada, costringendo la conducente a scendere, poi ha imboccato una via vicina andando a sbattere contro un cantiere, ha proseguito a piedi e la polizia l'ha bloccato a due passi dalla Questura.
Il quartiere Santo Stefano è ancora sotto shock. La casa dov'è accaduto il fatto sarebbe stata affittata temporaneamente dalla donna. I tre bimbi, due maschi e una femmina, sono stati affidati ai servizi sociali.