Fissato il tetto

Cosa succede alle bollette con l'accordo sul prezzo del gas

Purtroppo però non ci saranno effetti benefici immediati. Anzi, il prezzo è destinato ad aumentare...

Cosa succede alle bollette con l'accordo sul prezzo del gas
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Dopo mesi di trattative, appelli, veti incrociati, l'Europa finalmente ha trovato l'accorso sul tetto al prezzo del gas. Un risultato importante, che però non avrà effetti "benefici"  sulle nostre tasche, in particolare sulle bollette. Almeno nell'immediato.

Tetto al prezzo del gas: l'accordo

Partiamo subito col dire che l'accordo non ha trovato l'unanimità: l'Ungheria ha votato contro, Olanda e Austria si sono astenute. Ma di questo onestamente potrebbe importarci molto poco.  Quello che ci interessa è come funzionerà l'accordo, che scatterà dal 15 febbraio 2023 e che fissa il prezzo del gas da acquistare dai Paesi fuori dall’Unione Europea a 180 euro al megawattora.

Ma ci sono alcune specifiche: il price cap scatterà solo se il prezzo del gas sul mercato europeo sarà maggiore di 35 euro rispetto alla media di altri mercati internazionali per almeno tre giorni. Diversamente da quanto aveva proposto a suo tempo Mario Draghi, che ne prevedeva l'applicazione al di là delle oscillazioni del mercato. Dunque, un accorto peggiore di quello proposto dall'ex premier, ma comunque migliore di quanto a novembre aveva ipotizzato la Commissione europea, che aveva suggerito un tetto a 275 euro al megawattora.

Si tratta comunque di un tetto ben più alto dell'attuale prezzo di mercato, e dunque siamo di fronte più a una manovra prudenziale che con effetti concreti.

 Cosa succede alle bollette con il tetto al prezzo del gas

Esauriti i dovuti tecnicismi, veniamo a ciò che sicuramente ci interessa di più: che effetto avrà l'accordo Ue sul price cap per i consumatori? Se vi aspettate che la bolletta del gas crolli immediatamente... beh, vi sbagliate di grosso. Le decisioni prese dall'Unione Europea non si tradurranno in risparmi immediati, in primo luogo perché l'accordo scatta come detto a metà febbraio. E in secondo perché i prezzi sono in aumento, almeno per il gas.

Secondo quanto ha spiegato   il presidente dell’Autorità per l’Energia Stefano Besseghini  a gennaio 2023 non ci saranno aumenti per quanto riguarda l'energia elettrica perché il trimestre si è chiuso con prezzi medi relativamente bassi. La formazione del prezzo sul gas avverrà invece tra quindici giorni, ma lo scenario non è proprio ottimo.

E sicuramente le tariffe del metano risentiranno del fatto che adesso entriamo nella parte più fredda dell’inverno in cui la domanda è inevitabilmente  più alta. E anche se gli stoccaggi hanno riserve sufficienti, questo non ci metterà al riparo da un rincaro.

 

 

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