"Sanremo 2023 si divide in due categorie: Toh! Guarda chi si rivede e Ma chi è questo?”
Il performer Alessandro Cucinotta lapidario sulla prossima edizione del festival
Domenica 4 dicembre, nel corso dell’edizione del Tg1 delle 13.30, Amadeus ha reso noti i nomi dei 22 artisti che prenderanno parte al prossimo Festival di Sanremo, in programma dal 7 all’11 Febbraio 2023, a cui si aggiungeranno i sei vincitori di Sanremo Giovani (individuati in diretta televisiva il 16 dicembre). Lapidario, in proposito, il commento di Alessandro Cucinotta, performer siciliano e sosia ufficiale di Francesco Gabbani (l’unico nella storia della kermesse ad aver vinto il Festival di Sanremo per due edizioni consecutive e in due differenti categorie).
“Per me il cast di Sanremo 2023, si divide in due grandi categorie - ha affermato - Toh! Guarda chi si rivede e Ma chi è questo?”.
Perciò, abbiamo deciso di raggiungerlo e di intervistarlo per voi.
Intervista a Alessandro Cucinotta
Quali sono dunque gli artisti su cui punta maggiormente?
Gli Articolo 31 sono degli idoli generazionali, è da loro che mi aspetto qualcosa in più. Ci sono poi due campioni di emozioni, Gianluca Grignani e Giorgia, e sono molto felice per il ritorno all’Ariston di Anna Oxa un’artista che, ne sono certo, sul palco saprà donarsi. Grande ritorno anche quello di Paola e Chiara, e chissà che il loro pezzo non ci farà ballare anche quest’estate. Sono infine curiosissimo di sentire i Cugini di Campagna (con un pezzo scritto da La Rappresentante di Lista, ndr.) Che sorpresa trovarli nel cast!
Chi è che, invece, proprio non la convince?
Anche qui credo sia un fatto generazionale, ma io questi trapper (si riferisce a Lazza, ndr.) non li riesco proprio a considerare cantanti; sono più che altro performer che si divertono a giocare con l’autotune.
Ad onor del vero anche tra le nuove generazioni ci sono voci piene e penne promettenti: Mara Sattei, Ariete...
Ariete? Io ne ho sentito parlare solo perché, durante la campagna elettorale, ha fatto polemica contro la Meloni.
Niente, non riesco proprio a convincerla. Avrebbe forse preferito nel cast i Jalisse, che sono al ventiseiesimo tentativo a vuoto?
Se non altro sono un emblema di tenacia da cui prendere esempio: mai mollare! Anch’io non avrei mai pensato di poter incontrare Gabbani di persona, poter parlare e scherzare con lui, essere riconosciuto come suo sosia ufficiale a livello nazionale. Eppure… Le sembra poco?