Cesti di Natale, le origini di questa tradizione
Si sono diffusi con i Romani, per i Saturnalia, quindi sono proseguiti fra alti e bassi nei secoli fino a ritornare in auge nel secondo dopoguerra
Cesti di Natale, quali sono le origini di questa tradizione? Si tratta di doni sempre graditi che mantengono un certo fascino nonostante il progresso tecnologico e l’ormai sconfinata offerta a disposizione. Nel 2021 secondo quanto riportato da un’indagine Coldiretti/Ixè, sono stati oltre 10,7 milioni i cesti con regali enogastronomici che sono entrati nelle case per Natale e più in generale per le feste. I cesti più gettonati sono quelli tradizionali dove accanto agli immancabili spumante e panettone non possono mancare le lenticchie, l’olio extravergine di oliva, il cotechino. In crescita è la tendenza che prevede la personalizzazione, con cesti fai da te a tema e con prezzi che variano notevolmente.
Le origini dei Cesti di Natale
Questa apprezzata tradizione legata ai cesti natalizi da dove arriva? Le sue origini risalgono a circa due secoli prima di Cristo, con i Romani. Questi erano soliti festeggiare il solstizio d’inverno, organizzando i Saturnalia. Durante tali feste ci si scambiava strenne e doni, nello specifico si regalavano dei cesti chiamati «sportule», ricche di cibo e alloro. La sportula era un cesto fatto con foglie di sparto, una pianta molto resistente le cui fibre venivano intrecciate tra loro. Questi cestini ricolmi di rametti di alloro, olive e fichi secchi, venivano donati in onore del dio Saturno, protettore di raccolti e agricoltura. Avevano lo scopo di placare la divinità e ingraziarsela, per poter avere un ricco raccolto l’anno seguente; simboleggiavano quindi fertilità, prosperità e fecondità.
Con il Cristianesimo
Con l’avvento del Cristianesimo questa pratica ha proseguito, per poi recuperare grande appeal nel secondo dopoguerra. Dopo anni di povertà e scarsità di cibo, si cercava di allontanare lo spettro della fame regalando cesti pieni di prelibatezze e prodotti della tradizione italiana. Inoltre le famiglie contadine, non avendo grandi somme di denaro a disposizione, confezionavano ceste con i prodotti della loro terra per regalarle al medico di famiglia o al parroco, come ringraziamento.
Il ruolo della confezione
Particolare attenzione è rivolta oggi anche alla confezione regalo. Si è andati verso l’utilizzo di confezioni leggere ma allo stesso tempo resistenti, con l’obiettivo di contenere in sicurezza quanti più prodotti enogastronomici. Altro fattore chiave è che sia bella da vedere, perché anche l’estetica vuole al sua parte. E infine la chiave perché regalare un cesto sia una scelta vincente: i prodotti che vengono inseriti all’interno devono essere di qualità.