Frana Casamicciola, la foto-denuncia: "Nel 1935 c'era un sistema di gestione della pioggia migliore"
Nel frattempo, il numero delle vittimi è salito a undici.
Contemporaneamente alle operazioni di soccorso, ricerca e recupero dei dispersi e alle indagini della Procura di Napoli sulla tragedia, si infiamma il dibattito pubblico relativo alla frana di Ischia dello scorso sabato 26 novembre 2022.
Il punto cardine delle discussioni riguarda la questione dell'abusivismo e mancata pulizia degli alvei e a proposito il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, sul suo attivissimo profilo Facebook, ha pubblicato una foto dei canali sul Monte Epomeo del 1935, aggiungendo nella didascalia:
"Ci sono foto del 1935, recuperate dall'ambientalista Umberto Mercurio, che mostrano la regimentazione delle acque sul monte Epomeo a Casamicciola: una gestione efficace per evitare allagamenti. Abbiamo fatto passi indietro".
Foto-denuncia: "Nel 1935 canali migliori contro frane a Casamicciola"
Dopo la tragedia di Casamicciola, nel dibattito pubblico nazionale è tornato in auge il tema sulla sicurezza del territorio e la prevenzione per il rischio del dissesto idrogeologico. Mentre la Procura di Napoli ha aperto un fascicolo per disastro colposo, al momento senza indagati, sulla vicenda c'è chi ha voluto puntare il dito sull'abusivismo edilizio e sulla pianificazione urbanistica.
In particolare si è fatto sentire il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli che, a riguardo, ha pubblicato su Facebook una foto dei canali sul Monte Epomeo del 1935.
L'immagine ritrae la sistemazione idraulico forestale dei torrenti dell'epoca nella zona dell'agro di Casamicciola e viene messa a confronto con lo stato attuale dell'alveo:
"Nel 1935 c'era una gestione efficace per evitare allagamenti. Abbiamo fatto passi indietro - afferma Francesco Emilio Borrelli - Sarebbe facile per noi ambientalisti puntare il dito in un momento come questo - aggiunge - Da tanto tempo inascoltati mettiamo in guardia tutti sui cambiamenti climatici globali e il consumo del suolo scriteriato.
Se davvero volessimo mettere in galera tutti i sindaci che non hanno visto o hanno fatto poco contro l'abusivismo edilizio dovremmo riempire le celle anche di assessori, consiglieri e anche di commissari prefettizi che in molti casi hanno amministrato per anni gli stessi territori devastati dalla cementificazione senza cambiare una virgola rispetto a quello fatto dai primi cittadini. Per non parlare di funzionari e dirigenti, di esponenti delle soprintendenze e di ogni grado dell'apparato statale burocratico.
La vera soluzione è decidere di mettere in campo un grande piano nazionale di messa in sicurezza del paese contro il dissesto idrogeologico per il quale negli ultimi anni i governi che si sono succeduti hanno stanziato poco o nulla. Bisogna affidare ai geologi e ai professionisti le valutazioni e gli interventi per avviare finalmente un percorso di riqualificazione territoriale dell'intero paese. Che il sacrificio di tutti questi morti serva davvero a cambiare il modus operandi che è prevalso fino ad oggi. Sarebbe davvero assurdo - conclude Borrelli - rimanere fermi per l'ennesima volta senza fare nulla in attesa dell'ennesima tragedia".
Il numero delle vittime sale a undici
Mentre si infiamma il dibattito pubblico relativo alla frana di Ischia dello scorso sabato 26 novembre, proseguono le operazioni di ricerca e recupero dei dispersi, Nelle ultime ore, tuttavia, il numero delle vittime della tragedia è salito a undici. L'ultima salma ritrovata, in via Santa Barbara a Casamicciola, è stata quella di Valentina Castagna, madre 37enne di tre fratellini Michele, Francesco e Mariateresa di 15, 11 e 6 anni, rinvenuti senza vita nei giorni precedenti.
Qualche ora prima, invece, erano stati trovati i corpi di Gianluca Monti, 38 anni e marito di Valentina Castagna e padre dei tre ragazzi, e del 32enne Salvatore Impagliazzo, compagno di Eleonora Sirabella, un'altra giovane vittima della frana.
A questo punto delle ricerche rimane dispersa una sola persona.
Questi i nomi delle altre vittime di Casamicciola:
- La famiglia composta da Maurizio Scotto di Minico (classe 1990) Giovanna Mazzella (classe 1992) e GiovanGiuseppe Scotto Di Minico, neonato di 22 giorni ritrovato dai vigili del fuoco.
- Nikolinka Gancheva Blangova, di nazionalità bulgara, 58enne.
Allarmi inascoltati
Sulla frana di Ischia, la Procura di Napoli ha iniziato a fare luce su uno specifico dettaglio che, a quanto sembra, se fosse stato ascoltato avrebbe quantomeno potuto contenere le conseguenze della drammatica vicenda.
Gli inquirenti, infatti, stanno facendo luce sugli allarmi inascoltati lanciati, quattro giorni prima della frana, dall'ingegnere Giuseppe Conte, ex sindaco di Casamicciola. Quest'ultimo, infatti, consapevole delle forti precipitazioni che si sarebbero abbattute sull'isola di Ischia, aveva inviato delle pec alle autorità competenti (al prefetto di Napoli, al commissario prefettizio di Casamicciola, al sindaco Manfredi e alla Protezione Civile della Campania) per avvertirle dei rischi dei rovesci atmosferici.