Pugno duro

Il Comune piemontese che dà il Daspo urbano alle prostitute

Il suo obiettivo dichiarato è quello di difendere la “sicurezza urbana” per contrastare un fenomeno in costante crescita nella zona.

Il Comune piemontese che dà il Daspo urbano alle prostitute
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Per limitare un fenomeno in continua crescita lungo tutta la cintura metropolitana torinese, uno dei suoi Comuni ha deciso di agire con il pugno duro votando sì al Daspo urbano per dire "no" alle prostitute sulla strada.

Troppe prostitute in strada: Villastellone vota sì al Daspo urbano

Un provvedimento decisamente particolare emerso dall'ultimo Consiglio comunale. Come raccontato da Prima Torino, il Comune di Villastellone ha votato sì al Daspo urbano per le prostitute sulle strade.

Il provvedimento, votato in modo unanime il 23 novembre 2022, resterà come arma per limitare il fenomeno della prostituzione (ma anche altri generi) in costante crescita in tutta la cintura torinese: da Nichelino a Candiolo, da Trofarello a Piossasco.

Il suo obiettivo dichiarato è quello di difendere la “sicurezza urbana”, intesa come bene della vita:

“Vivibilità e al decoro delle città, da conseguire anche attraverso il contributo degli enti territoriali attraverso i seguenti interventi: riqualificazione e recupero delle aree o dei siti più degradati, eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, prevenzione della criminalità- in particolare di tipo predatorio- , promozione del rispetto della legalità, più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile” (cfr. art 4 DL. 14/17).

Cos'è il Daspo urbano e cosa prevede

Il Daspo urbano è una misura introdotta con il Decreto Minniti del 2017 sulla falsariga del Divieto di accedere alle manifestazioni sportive volto a contrastare il fenomeno della violenza negli stadi, regolamentato nel 1989.

La normativa è strutturata in tre punti:

  • Del primo si occupa il sindaco (art. 9 comma 4 d.l. cit.), che si occupa dell’irrogazione della sanzione pecuniaria, tra 100€ e 300€. Se si viola l’ordine di allontanamento, la sanzione è dovuta in misura doppia.
  • L’altra parte, quella sulla necessità di ordinare l’allontanamento, spetta all’organo accertatore, tra cui la polizia giudiziaria (art. 13 della L. n. 689/1981). L’ordine di allontanamento consiste nel divieto di ingresso nella zona dell’accertamento immediato e per 48 ore.
  • La copia del provvedimento, secondo la disposizione di legge, deve essere trasmessa al Questore. Il provvedimento deve essere redatto in modo chiaro e preciso, specialmente per ciò che attiene alle conseguenze della sua violazione.

La violazione del provvedimento determina, infatti, il passaggio dalla fase necessaria ad una fase eventuale che rappresenta il “daspo urbano” vero e proprio.

Parlando di “daspo”, si è voluto richiamare l’antecedente storico del Daspo “sportivo” di cui alla L. 401/89 (quello ideato per il contrasto della violenza negli stadi), in cui interviene necessariamente il potere interdittivo del Questore.

Nel Daspo Urbano il questore interviene solo in caso di reiterazione della condotta: se da questa possa derivare pericolo per la sicurezza, si può vietare l’accesso fino a 12 mesi (inizialmente erano 6) nelle aree indicate, espressamente specificate nel provvedimento e con adeguata motivazione. Si tratta di un potere discrezionale nell’ambito del quale il Questore deve tenere conto della pericolosità sociale insita nel contegno tenuto dal soggetto.

"Villastellone è il primo Comune della Città metropolitana di Torino a introdurre questo strumento - spiega il vicesindaco con delega alla sicurezza, Domenico Ristaino - La norma non parla esplicitamente di prostituzione ma più genericamente di condotte moleste e minaccia al decoro urbano, in cui queste ricadono ampiamente: non si punisce quindi la persona ma i comportamenti.

In passato le periodiche retate effettuate dalle forze dell’ordine finivano in un nulla di fatto, a fronte della dichiarazione delle ragazze di non essere sfruttate ma di lavorare liberamente. L’idea di adottare il daspo urbano ci è stata suggerita dai carabinieri. Quanto fatto da noi sicuramente verrà preso in considerazione da altri Comuni".

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