IL RETROSCENA

Il libro che Roberto Maroni scrisse a quattro mani con il giornalista de L'Unità

Nacque un tale rapporto di fiducia che il leader lumbard, per il suo primo libro preferì l'aiuto di un reporter «rosso» a quello di altri magari più «fedeli alla linea».

Il libro che Roberto Maroni scrisse a quattro mani con il giornalista de L'Unità
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Era il 2012, quando il numero uno del Carroccio Roberto Maroni (scomparso oggi, martedì 22 novembre 2022 all'età di 67 anni) decise di scrivere il suo primo libro. «Il mio Nord» il titolo della fatica letteraria che l'ex ministro scrisse insieme al giornalista brianzolo Carlo Brambilla.

Il libro di Roberto Maroni con il giornalista de L'Unità

Pagine nate una dopo l'altra proprio a casa di Concorezzo del navigato cronista (firma storica dell'Unità), che l'auto blu del leader del Carroccio imboccava con discrezione se non tutte le settimane, comunque molto spesso.

A metter nero su bianco il Maroni-pensiero un giornalista di lungo corso. Un artigiano della parola, Brambilla, di idee tuttavia del tutto distanti dalla causa padana.

Ma il sodalizio era nato proprio dall'attività del cronista, che per il quotidiano fondato da Antonio Gramsci ha seguito proprio la Lega Nord per vent'anni, sin dalla sua nascita.

Roberto Maroni con Carlo Brambilla

Una professionalità apprezzata da Maroni, col quale nacque un tale rapporto di fiducia che il leader lumbard, preferì l'aiuto di un reporter «rosso» a quello di altri magari più «fedeli alla linea».

Nel libro, Maroni raccontava la «sua» Lega fino a quando l'onda del movimento «Barbari sognanti» alla fine lo portò a prendere le redini del partito dopo l'uscita di scena del fondatore Umberto Bossi.

Ma al contempo un manifesto politico del suo agire futuro, nel quale Carlo Brambilla aveva saputo argomentare (dopo aver analizzato in profondità la visione politica del Carroccio) l'inedita idea maroniana dell'«Euroregione del Nord».

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