Olio di oliva extra vergine, arriva un metodo per verificarne l’autenticità
Si basa sulla tracciabilità dell’origine geografica delle olive, messo a punto dai ricercatori Enea
Olio di oliva extra vergine, arriva un metodo per verificarne l’autenticità. I ricercatori Enea hanno messo a punto una metodologia che consente di verificarne l’autenticità attraverso la tracciabilità dell’origine geografica delle olive basata sul contenuto di elementi. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista open source ‘Foods’. Lo studio è stato condotto su 37 campioni di olive e di foglie da 11 specie di ulivo, concentrandosi sull’analisi degli elementi chimici presenti. I campioni di olive (drupe) e di foglie di ulivo sono stati raccolti in due diverse aree di produzione nel Lazio: presso il Centro Ricerche Enea Casaccia e nel comune di Allumiere, dove sono stati selezionati cinque diversi uliveti in base alle cultivar e ai siti di produzione.
L’autenticità dell’olio di oliva extra vergine
Nello specifico, i risultati dell’analisi elementale hanno dimostrato la possibilità di distinguere i campioni di olive e di foglie per area di produzione, in base alle differenti caratteristiche del suolo. Gli elementi più abbondanti nelle drupe dell’uliveto del Centro Ricerche Enea sono risultati lo stronzio (13 mg/kg) e il rame (13,44 mg/kg). Mentre per la zona di produzione di Allumiere è stato riscontrato un maggiore contenuto di rubidio (12,86 mg/kg) e, successivamente, di rame (11,36 mg/kg) e stronzio (6,74 mg/kg). Inoltre, avere cinque campi sperimentali nella stessa area di produzione di Allumiere ha permesso di confrontare in modo ancora più approfondito il comportamento delle stesse varietà nei diversi campi.
Il bacino del Mediterraneo
Il bacino del Mediterraneo rappresenta la più vasta area olivicola internazionale: Spagna (63%), Italia (17%), Grecia (14%) e Portogallo (5%) coprono il 99% della produzione di olio d’oliva dell’Europa che detiene il record in termini di produzione di olive e olio d’oliva (69% della produzione mondiale), di esportazione e di consumo. Oltre al valore economico, i prodotti olivicoli sono alla base della dieta mediterranea e hanno un elevato potere nutritivo e curativo. Il loro consumo è risultato essere un fattore protettivo contro diabete e malattie cardiache, infiammatorie e autoimmuni, grazie agli alti livelli di acidi grassi monoinsaturi, composti fenolici e antiossidanti. Anche i sottoprodotti delle olive hanno un alto valore; ad esempio, l’estratto di foglie di ulivo viene utilizzato come additivo alimentare per il suo alto contenuto di polifenoli ad attività antiossidante e antimicrobica.