TORMENTONE ANNOSO

Finora troppi soldi per pochi: il Superbonus diventa selettivo in base al reddito

Dopo le stroncature di Draghi anche il nuovo Esecutivo si prepara a mettere mano alla controversa misura di agevolazioni per le manutenzioni e l'efficientamento energetico.

Finora troppi soldi per pochi: il Superbonus diventa selettivo in base al reddito
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Superbonus si cambia, la revisione della misura è contenuta nella bozza del Decreto aiuti quater, che arriva sul tavolo del Consiglio dei ministri.

La novità era ampiamente nell'aria e già settimana scorsa se ne era iniziato a parlare. Del resto si tratta di una delle misure più controverse portate avanti in questi anni dagli ultimi Governi e così come l'ex premier Mario Draghi aveva auspicato un giro di vite tanto che il precedente presidente del Consiglio a suo tempo parlò senza mezzi termini di "mercato drogato".

Ora anche nel nuovo corso dell'Esecutivo, il ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti è stato piuttosto chiaro sulla misura di agevolazioni legata alle manutenzioni immobiliari tanto cara al M5S:

"E' una norma che costa tanto e va a beneficio di pochi".

Superbonus, le previsioni del Governo

Secondo le previsioni del Governo, con il Decreto nel 2023 si prevede di far scendere la percentuale dello sconto sulla spesa per i lavori di efficientamento energetico dal 110 al 90%.

L'agevolazione sarà confermata anche per gli immobili unifamiliari ma con un limite di reddito (fissato a 15mila euro) variabile in base a una sorta di quoziente familiare.

Le novità sono state così annunciate dal titolare dell'Economia e delle Finanze dopo l'audizione sulla nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Nadef) davanti alle Commissioni speciali, alla Camera e al Senato per l’esame degli atti urgenti del Governo.

"Il Superbonus è un argomento controverso, che si presta a differenti tipi di interpretazione, ha aspetti positivi, ma deve essere modificato con una “revisione selettiva” perché mette in difficoltà i conti pubblici e si ripercuote, a cascata, sull'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza".

"Tanti soldi per lavori di pochi italiani, così non va"

Ma non solo. Giorgetti ha aggiunto, facendo intendere la progressiva bocciatura per una misura dove è difficile far quadrare i conti, avere stime esatte per di più con la previsione di agevolazioni per poche persone.

Da qui il richiamo a una sorta di "agevolazioni selettive" che l'Esecutivo non sembra voler più assecondare:

“Questo Governo non ritiene equo destinare una così ingente fetta di risorse ad una limitatissima fetta di cittadini italiani, cioè in modo indistinto per reddito o per prima e per seconda casa”.

Superbonus, i passaggi della revisione

Il rappresentante della Lega al Governo ha allora illustrato quelli che saranno i passaggi di una fase transitoria verso una razionalizzazione complessiva:

“Non sottovalutiamo il contributo dato da questa misura in una fase particolarmente critica della fase economica del Paese ma è tempo di una riflessione comune rispetto all’esperienza del superbonus”.

Tanti sono del resto ancora anche gli altri temi che vengono monitorati come la cessione del credito, gli appelli delle associazioni di categoria (l'Ance) e dei sindacati che chiedono chiarezza, ma di non fermare e cancellare completamente la misura.

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