Berlusconi per la prima volta in sede FdI: foto della pace con Meloni, centrodestra salirà unito al Quirinale
Le leader di FdI: "Quello che è accaduto consideriamolo come passato, una cosa superata. Pensiamo a dare un governo al Paese".
La foto che ritrae Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni sorridenti - come a suggerire che gli aspri contrasti (tra voti negati e la lista della spesa dei difetti della premier in pectore secondo il leader di FI) sono stati appianati, ha tenuto banco nelle ultime ore. Allo scatto si aggiungono anche le rassicurazioni del centrodestra tutto, che ripete che salirà al Colle coeso.
La foto che suggella la pace Meloni-Berlusconi
"Quello che è accaduto consideriamolo come passato, una cosa superata. Non torniamoci più, ora pensiamo a dare un governo al Paese"
Sarebbero state queste le parole con cui la leader di Fdi Giorgia Meloni avrebbe smorzato le tensioni dei giorni scorsi, incontrando Silvio Berlusconi. C'è un dettaglio, però, che non è passato inosservato: la futura premier avrebbe mostrato i muscoli ricevendo il Cavaliere in via Della Scrofa, sede del suo partito, invertendo le abitudini consolidate finora, che prevedevano pellegrinaggi ad Arcore oppure nella tenuta capitolina di Villa Grande.
"Il confronto tra i due leader si è svolto "in un clima di unità di intenti e di massima cordialità e collaborazione. FdI e Forza Italia si presenteranno uniti, con le altre forze della coalizione, alle prossime consultazioni con il Presidente della Repubblica, Mattarella, e sono al lavoro per dare il più presto possibile all'Italia un governo forte, coeso e di alto profilo che si metta subito al lavoro per affrontare le urgenze". Così la nota congiunta dei due leader dopo l'incontro.
Centrodestra coeso
A rafforzare il concetto anche l'intervento del senatore e presidente nazionale Udc Antonio De Poli:
"Il centrodestra, a cui gli italiani hanno espresso la propria fiducia, si recherà unito alle consultazioni al Colle: questo è il migliore punto di partenza di un percorso che ha un solo obiettivo condiviso da tutti, dare al Paese un governo coeso e forte in grado di affrontare i principali dossier tra cui quello del caro-energia".
Sulla pace mediatica intervengono fonti della Lega:
"Smentiti i gufi e la sinistra, il centrodestra è determinato a partecipare alle consultazioni con una delegazione unitaria per poi offrire al più presto un governo all'altezza delle aspettative degli italiani. Così una nota della Lega alla luce dell'incontro tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. Salvini è costantemente in contatto con gli alleati".
L'incontro tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi è servito soprattutto a ristabilire un clima di "cordialità e collaborazione" tra la presidente di Fratelli d'Italia e il leader di FI, dopo le tensioni dei giorni scorsi e l'elezione di Ignazio La Russa alla presidenza del Senato senza i voti azzurri.
Le dichiarazioni del leader di FI
In seguito all'incontro di ieri, durato un'ora, il leader di FI ha affidato ai suoi social un messaggio ulteriormente distensivo:
"Ho incontrato Giorgia Meloni a Roma. Stiamo lavorando insieme per dare il più presto possibile all'Italia un Governo forte, coeso e di alto profilo che sappia affrontare le urgenze sin da subito. Per questo motivo Fratelli d'Italia e Forza Italia si presenteranno uniti, con le altre forze della coalizione, alle prossime consultazioni con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Durante l'incontro, abbiamo fatto il punto sulle priorità che il nuovo governo dovrà affrontare, a partire dal caro energia".
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Il toto ministri
Resta ancora il mistero, sebbene ipotesi e rumors si rincorrano, sulla formazione della squadra di Governo. Ed impazza il toto ministri. Se Matteo Salvini non ha fatto mistero di puntare all'Interno, anche Berlusconi avrebbe la sua rosa di favoriti.
Il forzista Antonio Tajani potrebbe avere il ministro degli Esteri, ma anche il ruolo di vice premier. Sempre per gli azzurri a Elisabetta Alberti Casellati potrebbe andrebbe il ministero delle Riforme. Del suo nome si è parlato anche per la Giustizia, ma Meloni non sembra convinta in quanto avrebbe un altro nome per quel ministero: Carlo Nordio, ex magistrato appena eletto tra le file di FdI. Circola con insistenza per il ministero dello Sviluppo economico il nome del forzista - già vice ministro oltre che numero due, in passato, della Regione Piemonte - Gilberto Pichetto Fratin.
Secondo diversi rumors la leader di FdI avrebbe dato la disponibilità ad indicare altri due esponenti azzurri per il ministero della pubblica Amministrazione e per l'Univeisità. Tra i nomi che circolano ci sono quelli di Alessandro Cattaneo, Anna Maria Bernini - già ministro per le Politiche europee del quarto governo Berlusconi - e Sestino Giacomoni, ex deputato di Fi non rieletto.
Il segretario della Lega, potrebbe spartirsi la carica di vice premier con Tajani e si profila per lui un ministero alle Infrastrutture, nonostante Salvini abbia chiarito che il suo obiettivo sarebbe il Viminale:
"Non nego che mi piacerebbe. Ho già fatto il ministro e lo rifarei volentieri".
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